Il Teatro d’Ateneo del Campus di Fisciano ospiterà alle 16.00 del 25 novembre lo spettacolo Giudizio Universale portato in scena dagli allievi del Centro Teatrale Universitario di Salerno diretto dal m° Renato Carpentieri. Oltre venti gli attori, tutti studenti dell’Università di Salerno, che proporranno un testo tratto dalla celebre pellicola di Zavattini e De Sica, messa a punto al termine del Corso Base 2008-09. Fra i sospiri e le amarezze che abitano gli umili bassi o fra le festose risate che animano le ville lussuose, la storia è uno spunto per la riflessione sui piccoli vizi che adombravano gli animi degli italiani travolti dall’euforia del boom economico degli anni ‘60. La piece, con la regia di Carpentieri, viene replicata dopo la prima di maggio che ha visto l’esordio dei 22 allievi del corso curato dai docenti Antonello Cossia, Stefano Jotti e Valeria Luchetti.
Sul palco si alterneranno gli studenti universitari Stefania Autuori, Andrea Avagliano, Grazia D’Arienzo, Giusy D’Auria, Vincenzo De Matteo, Marco Di Gregorio, Simona Forte, Stefania Galizia, Loredana Giordano, Giovanni Luce, Renato Maffei, Nicola Mariconda, Antonella Masi, Andrea Minutolo, Valerio Monda, Sara Pastore, Giuseppe Salvatore, Maria Scognamiglio, Davide Serchio, Antonella Stompanato, Roberto Cassieri, Emanuela Tondini, Vincenzo Triggiano e Marta Vitolo.
Trama
Il testo è un libero riadattamento della sceneggiatura firmata da Zavattini per il celebre film di De Sica, una piccola gemma della commedia all’italiana che ha portato sullo schermo contemporaneamente Gassman, Sordi, Stoppa, Rascel, Manfredi e tanti altri. Giudizio Universale è un surreale affresco dei vizi piccolo borghesi dell'Italia alle soglie del boom economico. Durante una giornata qualunque di affari, affanni e intrallazzi a Napoli, tante storie si svolgono all'ombra delle vie del centro storico. All’improvviso una voce stentorea irrompe dall’alto annunciando “Alle 18.00 comincia il Giudizio Universale”. In un primo momento nessuno sembra prendere sul serio l’avvertimento, pensando sia uno scherzo. Ma a ridosso della scadenza tutti iniziano a frugare ansiosamente nella propria coscienza mettendo a nudo debolezze, difetti e peccati inconfessati nella vita pubblica. Il senso di colpa vince l’avarizia di una ricca donna moglie di un marito imbroglione, un uomo chiede ammenda per l’invidia verso il suo amico dall’incedere tronfio, un politico fanfarone e superbo ritrova il senso di umiltà nella paura insieme alla sua schiera di lacchè. A completare il quadro, la piccola storia di una coppia di innamorati che, al riparo da ogni vizio, non capiscono perché tale sciagura si stia per abbattere anche sul loro sentimento così innocente.
Mario Bove
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