Nel pomeriggio di ieri, nell’aula del Consiglio Comunale, è stata sottoposta all’attenzione delle commissioni consiliari competenti la relazione di accompagnamento al “Documento Preliminare all’avvio della progettazione” dell’intervento di “Riduzione del rischio sulle pendici del Monte Albino nel Territorio del Comune di Nocera Inferiore” per un importo di 1.424.000,00 a valere sulle risorse del Ministero dell’Ambiente che sono state assegnate dal Settore Difesa Suolo al Comune di Nocera Inferiore.
Ritenendo opportuno avvalersi di specifiche competenze e professionalità, l’Amministrazione Comunale di Nocera Inferiore ha infatti affidato al Prof. Leonardo Cascini, Ordinario di Geotecnica dell’Università di Salerno, la redazione del “Documento Preliminare all’avvio della progettazione” sulla base delle indagini geologiche svolte dal Prof. Silvio Di Nocera dell’Università “Federico II” di Napoli e delle indagini storico-tecniche svolte dalla Fondazione Università di Salerno.
Il lavoro, presentato personalmente dal Prof. Cascini, contiene un quadro conoscitivo di elevato valore tecnico e scientifico delle specifiche criticità dell’area pedemontana di Nocera Inferiore a rischio frana. Rappresenta un ottimo punto di partenza per la definizione di una strategia di intervento per il definitivo superamento dei contesti di criticità nel Territorio del Comune di Nocera Inferiore, anche in relazione a quanto previsto al comma 1 dell’art.9 dell’OPCM 3849 del 19/02/2010 che ristabilisce lo stato di emergenza per il rischio frana nel Comune di Nocera Inferiore individuando quale Commissario il Dott. Mario De Biase, anch’egli presente all’incontro.
Un primo progetto di “Interventi di sistemazione idrogeologica nell’area di Monte Vescovado del Comune di Nocera Inferiore interessata dai fenomeni del 4-5 marzo 2005” era stato predisposto da precedente Commissariato di Governo per l’Emergenza Idrogeologica nella Regione Campania, Delegato ex Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3484/2005 e presentato nella Conferenza dei Servizi del 7/11/2008. La stessa conferenza, nella seduta del 21/11/2008, espresse dissenso a tale progetto, recependo le osservazioni delle competenti Commissioni Consiliari del Comune di Nocera Inferiore, auspicando la realizzazione di opere di bonifica del versante a basso impatto ambientale, il ripristino del reticolo idraulico esistente con i necessari collegamenti agli alvei fluviali cittadini e la realizzazione di un’agevole via di fuga per la popolazione residente nell’area alle pendici del Monte Albino e potenzialmente interessata da fenomeni franosi.
E dalla presentazione dello studio sono emersi alcuni elementi chiari che vanno proprio nella direzione tracciata. Il Prof. Cascini ha presentato lo stato dell’arte in maniera chiara, attraverso anche una road map da seguire, individuando in maniera limpida i diversi livelli di rischio. “E’ necessario – ha spiegato il Prof. Cascini – innanzitutto intervenire su due fronti: la manutenzione straordinaria del Montalbino e la scelta degli interventi da realizzare in maniera prioritaria, tenendo conto dello studio della pericolosità e del rischio. Naturalmente, nell’ambito della manutenzione straordinaria si intende anche quella ordinaria, ed in particolare l’implementazione della rete fognaria. Quanto al momento decisionale sugli interventi da effettuare, è naturale che vada affrontato tenendo conto di un dato: tutta l’area è a rischio, ma che ci sono delle criticità maggiori. In quest’ottica, passo dopo passo, a seconda dei fondi disponibili, si potranno fare i diversi lavori. Intanto, però, bisogna recuperare la cultura della montagna, attraverso interventi attivi. E’ fondamentale anche il percorso della salute, che io chiamo anche “della conoscenza”, che può rappresentare un punto di riferimento”.
“Il Commissariato – ha detto invece De Biase – è a disposizione per supportare l’azione dell’Amministrazione Comunale, immaginando – attraverso i fondi FAS intercettati dalla Regione Campania – di continuare l’intervento fino al quasi completamento, per una somma pari a circa altri 5 milioni di euro. Inoltre, dall’Amministrazione aspettiamo indicazioni chiare anche per quanto concerne il ristoro delle vittime della frana del 2005, problema che potrà anch’esso trovare una soluzione grazie a questi fondi. Bisogna però darci delle priorità in tempi stretti, lavorando sul progetto complessivo”.
“Il coinvolgimento attivo dei consiglieri comunali – ha dichiarato il Sindaco Antonio Romano – è indispensabile per realizzare concretamente una politica di governo del territorio capace di avanzare proposte d’intervento per una concreta mitigazione del rischio idrogeologico. Ci proponiamo di realizzare, con le migliori tecniche di ingegneria naturalistica a basso impatto ambientale, la più importante opera pubblica: la messa in sicurezza e la valorizzazione del nostro territorio”.
“Lo studio del Prof. Cascini – ha spiegato l’Assessore alle Politiche Ambientali Luca Pucci – rappresenta il punto di partenza di una strategia innovativa nella gestione del rischio idrogeologica, che ha al centro l’informazione e la partecipazione dei cittadini e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale. È possibile realizzare un vero sviluppo sostenibile dell’area montana e dell’area pedemontana: attraverso una corretta e redditizia gestione del patrimonio boschivo pubblico e privato della montagna, realizzando una rete di percorsi naturalistici per vivere le bellezze della nostra montagna e monitorare costantemente il territorio e attraverso la promozione dell'agricoltura di qualità dell’area pedemontana”.