Incidente sull’A3: una città a lutto

Sarno. Si svolgeranno questa mattina, alle 9.30, nella chiesa San Francesco d'Assisi, i funerali di Giovanni Piscosquito, 46 anni, deceduto l'altro ieri sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. L'uomo a bordo della sua Honda 1000 si è schiantato contro le barriere di cemento che chiudono al transito, per lavori, la corsia nord dell'autostrada. Il decesso è avvenuto a distanza di alcune ore all'ospedale di Eboli. Sposato con Rosetta De Filippo e padre di due figlie, Giuseppina e Stefania, Giovanni Piscosquito abitava con la famiglia in via Voscone, nella zona periferica di Lavorate. L'uomo era titolare di un'impresa edile, che lavora come ditta di fiducia della «Rcm Costruzioni srl» di Sarno. «Era un gran lavoratore, una persona stimata da tutti. Con lui ci vedevamo tutti i giorni per motivi di lavoro», racconta Eugenio Rainone. L'imprenditore sarnese era un grande appassionato di moto. Domenica aveva approfittato del giorno di festa per un giro con la sua Honda 1000, in compagnia di un amico di Sarno.

Dopo una tappa a Materdomini, in provincia di Avellino, verso le 12.30 il ritorno a casa. Giovanni Piscosquito stava percorrendo la corsia nord della Salerno-Reggio Calabria, imboccata a Contursi Terme. Poco dopo, al km 30+400, nel tratto vicino ad Eboli, che al momento è chiuso per i lavori di ammodernamento della terza corsia, il tragico schianto. Il quel punto c'è un cambio di carreggiata e bisogna immettersi su quella opposta, transitabile in entrambi i sensi di marcia. Giovanni Piscosquito, forse tradito da un attimo di esitazione o dalla velocità, non è riuscito ad effettuare la deviazione ed è finito contro le barriere di cemento. L'impatto è stato frontale. La moto distrutta. Il 46enne centauro è volato in aria, prima di schiantarsi con violenza sull'asfalto torrido. A dare l'allarme un automobilista che gli stava dietro, mentre il suo amico non si è accorto dell'impatto perché gli stava davanti. Sul posto è immediatamente giunta da Campagna un'ambulanza del 118. Ai soccorritori le condizioni del motociclista, che indossava regolarmente il casco di protezione, sono apparse subito gravi. L'uomo era immobile, ma ancora cosciente.

Ricoverato all'ospedale di Eboli, Giovanni Piscosquito è stato subito trasferito in sala operatoria. I medici gli hanno riscontrato numerose fratture ed emorragie interne, che hanno compromesso l'attività polmonare. Purtroppo alle 16.30 il suo cuore ha smesso di battere dopo circa quattro ore di agonìa, a causa dello sfondamento toracico. Sulla dinamica del tragico incidente indaga la polizia stradale della sottosezione di Eboli, agli ordini dell'ispettore capo Cosimo Viscido. Sull'asfalto non ci sarebbero segni di frenata. Intanto il pm della Procura di Salerno, Maria Chiara Minerva, ha aperto un fascicolo. (Antonio Orza)