A giudizio in quattro per il decesso di Rosario Salvati: si tratta di quattro componenti dell’équipe medica che lo operarono poco prima dell’aggravarsi delle sue condizioni e della morte, avvenuta il 7 febbraio 2006 dopo la dimissione dall’ospedale di Nocera Inferiore. Ad affrontare il processo saranno T. I., classe 1953 di Castel San Giorgio, G. S., classe 1975, M. C., classe 1965 di Nocera Inferiore e A. L., classe 1953 di Salerno. • I quattro, tutti sanitari del reparto ortopedia presso l’ospedale Umberto I, rispondono di negligenza e imperizia: avrebbero somministrato degli anticoagulanti, mettendo in pratica una terapia inidonea o insufficiente per il caso di Salvati: l’uomo, classe 1940, fu dimesso per l’aggravarsi delle sue condizioni prima di morire tra le mura di casa. La sua permanenza all’ospedale era durata diversi giorni, dal 25 gennaio 2006 fino al 7 febbraio, con l’operazione avvenuta il 27 gennaio ad opera dei quattro sanitari indagati nel procedimento. • Tutto era iniziato il 12 gennaio, quando Salvati si era schiantato nel corso di un drammatico incidente stradale con la sua Bmw a Mercato San Severino: da lì era iniziato il suo calvario, prima presso l’ospedale locale, poi col trasferimento a Nocera: la prognosi era riservata, mentre la diagnosi parlava di trauma cranico, toracico addominale, rottura di alcune costole e del mediodistale del femore sinistro: una situazione complicata degenerata drammaticamente nel corso dei giorni, fino alla decisione di operare e al presunto, mancato proseguimento delle cure. • Secondo la parte civile costituita non sarebbero stato fatto tutto il possibile per salvare il Salvati, che andò incontro alla morte con un costante aggravamento delle sue condizioni. Nel faldone finito sul tavolo del gup De Luca, che ha disposto per i quattro sanitari il processo, tutte le cartelle cliniche, gli esami sostenuti e le terapie praticate, compresi i dettagli relativi a quell’ultimo intervento. Ora per i quattro medici arriverá il processo ,dove la vicenda verrá sviscerata all’interno di un’aula di tribunale cercando al veritá sulla morte di Rosario Salvati: la prima udienza è fissata davanti al giudice monocratico Pietro Giocoli il prossimo 22 gennaio, ad inizio 2009.
articolo di alfonso guerritore tratto dal quotidiano "la città"