Nelle nostre zone, dopo ogni evento “meteo”, un poco più intenso, si può leggere sui giornali, del giorno dopo, che un’emergenza è in atto; il fiume straripa da una parte, il terreno smotta dall’altra ecc.
Ma sono tutti eventi imprevedibili? Non si poteva fare qualcosa prima?
Domande come queste sono state oggetto di dibattito politico (parliamo di politica seria di chi crede che fare politica sia occuparsi degli uomini e degli eventi) e dibattiti in sede legale.
Il mio piccolo contributo all’avvio della soluzione del problema è tecnico: l’istituzione di una BANCA DATI TERRITORIALE.
La morfologia plastica dell’Agro Nocerino, trae origine, soprattutto, dal sistema pluvio-fluviale (Sarno e suoi affluenti) e dai prodotti espulsi dall’apparato vulcano Archiflegreo e dal Somma-Vesuvio.
L’azione delle forze modellatrici naturali, iniziata, fin dai tempi di formazione della Valle, è proseguita, nel periodo preistorico, storico ed attuale. Si sono avute azioni che hanno modificato il paesaggio e quindi l’opportunità di insediamenti antropici in un sito invece che in un altro.
Per capire l’evoluzione del territorio occorre, allora, una ricerca coordinata che includa il riscontro delle fonti storiche, letterarie ed archeologiche.
Vi è l’esigenza, cioè, di uno studio completo di “Storiografia Territoriale” della Valle del Sarno che deve indagare non solo i fenomeni fisico-chimici e ambientali, ma anche l’evoluzione economica e sociale della popolazione che si è insediata, in determinati luoghi, in varie epoche.
I dati storici ed archeologici consentono la conoscenza relativa ad epoche da antiche a quelle recenti; le indagini geologiche si spingono anche in ere molto lontane. I due metodi devono essere, dunque, integrati, sia nella fase di indagine che nella fase interpretativa. Una iniziativa tendente a darci una completa conoscenza del territorio e quindi delle sue caratteristiche geologiche, archeologiche, sanitarie e ambientali non può prescindere dalla realizzazione di un unico “Centro” di riferimento che abbia funzioni di archivio per tutto ciò che riguarda il territorio e delle problematiche naturali incombenti: sismiche, vulcaniche, idrogeologiche (frane e/o smottamenti), di conformazione del suolo, del tipo di agricoltura e dell'inquinamento.
La conoscenza delle informazioni, elaborate dal Centro (o Banca Dati), permetterà d’approntare adeguate politiche d’intervento nei vari settori e di comprendere le motivazioni che hanno caratterizzato, il sorgere ed il permanere, di un insediamento in un determinato luogo. Si avrà, quindi, la possibilità di progettare nuovi insediamenti, in armonia con quelli preesistenti, in una continuità temporale a misura d’uomo.
In un momento di crisi occupazionale, un progetto di così grande importanza, anche dal punto di vista della protezione civile e sanitaria, che può offrire centinaia di posti di lavoro, utili, se non indispensabili, alla comunità, si spera che trovi le giuste attenzioni.
Geologo Giulio Caso