Multiservice nuovi esposti alla Procura

Pagani. L'argomento Multiservice «ricompare» all'ordine del giorno del consiglio comunale di Pagani, convocato per il 27 maggio prossimo. In discussione la modifica dello statuto, l'affidamento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e le attività strumentali connesse alla riscossione della tariffa di igiene ambientale, l'affidamento del servizio di gestione della pubblicità, delle pubbliche affissioni, occupazione suolo pubblico ed illuminazione votiva ed ancora il riaffidamento alla Multiservice presieduta da Franco CIcalese, del servizio di manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare pubblico, nonché dei parcheggi pubblici.

Scettica l'opposizione comunale di centrosinistra che da tempo richiede la discussione in aula di tutti gli argomenti legati alla situazione economico-finanziaria della società partecipata. Con soddisfazione, invece, è stata accolta la convocazione da parte dei consiglieri comunali di maggioranza. «Così – dicono – si metteranno a tacere tante voci e faremo luce sulle ipotetiche ombre». Intanto, si apre l'ennesimo fascicolo alla Procura della Repubblica, in seguito ad un'altra denuncia arrivata sul tavolo della magistratura con oggetto proprio la Multiservice. Allegato alla notifica una parte di documentazione utile a ricostruzione la gestione economico-finanziaria della partecipata dal 2004 al 2006.

«La Società è stata costituita dal comune di Pagani – scrive uno dei firmatari, Alfonso Giorgio – per gestire il ciclo dei rifiuti ed altri servizi pubblici comunali, purtroppo la stessa si è trasformata in uno strumento, legalizzato, che consente favoritismi o meglio clientelismi, posto in mano a diversi personaggi della politica paganese». Tra i dubbi illustrati anche l'assunzione di persononale, il mancato pagamento alle società di prestiti per cessioni di quinto dello stipendio, i mancati versamenti degli oneri previdenziali, il mancato pagamento all'ente gestione discarica, il trasferimento in proprietà alla Multiservice delle reti idriche e fognarie per più di un 1.000,000,00 di euro con l'obiettivo di ricapitalizzare le casse.

«Siamo stanchi di ascoltare queste chiacchiere – afferma il capogruppo di An, Rito Alberto Marcone – Vorrei capire come mai questo stupido accanimento, soprattutto in considerazione del fatto che queste chiacchiere vengono da persone che durante le scorse elezioni non hanno certo ottenuto un gran consenso». (Il Mattino art. di Lucia Trotta)