Nocera, alla Vepral venti operai in cassa integrazione

Nocera Inferiore. Rispunta la cassa integrazione speciale per una delle aziende di Fosso Imperatore, anche se in questo caso è per un piano di ristrutturazione aziendale che, secondo la ditta, prelude a una maggiore competitività della sua attività sul mercato. Il piano, secondo quanto comunicato dalla stessa Vepral, azienda che opera nel settore verniciatura dell'alluminio, prevede la possibilità di utilizzare, con cadenza trimestrale, a ore zero, una punta massima di 70 dipendenti (di cui 10 impiegati). Il piano di ristrutturazione è partito da ieri e terminerà entro il 31 agosto 2010. Alle rappresentanze sindacali, la ditta ha comunicato che intende ristrutturare lo stabilimento al fine di razionalizzare le attuali linee di produzione, ridurre i costi di lavorazione, diversificare parzialmente alcuni settori di produzione, salvaguardare se non incentivare gli attuali livelli di occupazione. L'azienda prevede investimenti per quattro milioni di euro per lavori nei vari reparti. Sarà potenziata la rete di vendita e attivato un nuovo reparto per il montaggio dei pannelli fotovoltaici con l'assunzione di giovani diplomati e laureati. Per i cassintegrati, la Vepral prevede corsi di formazione per far acquisire le conoscenze necessarie all'utilizzo dei nuovi macchinari. Già da ieri molti dipendenti (oltre una ventina) sono andati in cassa integrazione. Tra questi, a ricevere il telegramma nei giorni scorsi sono stati molti dipendenti ex Mcm, alcuni provenenti già dall'esperienza fallimentare del reimpiego nella Nca. Tra i lavoratori e i sindacati c'è molta preoccupazione. «Non abbiamo alcun accordo sindacale – afferma Franco Bisogno, segretario provinciale Ugl – e contestiamo la procedura attivata dall'azienda per la Cigs. Poi c'è la questione della sospensione cautelativa dal lavoro del nostro iscritto nonché rappresentante per la sicurezza, Santolo Mauri, che va chiarita. Vogliamo capire anche se la cassa integrazione sarà rivolta soprattutto ai dipendenti ex Mcm». «Siamo preoccupati per questa decisione di mettere in cassa integrazione, anche se a rotazione, cosi tanti dipendenti – afferma Franco Tavella, segretario provinciale della Cgil – Ribadisco che al momento non c'è nessun accordo tra azienda e sindacati sulla Cigs». r.s.