del servizio idrico, Romano mobilita i sindaci contro la Gori
Il primo cittadino di Nocera Inferiore, Antonio Romano, apre l’anno «ripescando» una delle ultime battaglie del 2008: quella contro la Gori. In una lettera inviata a tutti i sindaci dei Comuni consorziati nell’Ato3 di cui la Gori è la società di gestione, al presidente dell’Ente d’Ambito, al presidente della Assemblea del Consorzio e perfino al presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, il sindaco parla diffudamente prima della grave crisi economica che specie nell’Agro nocerino sta colpendo numerose famiglie. «Voglio manifestarvi la mia seria preoccupazione in riferimento alla gestione delle risorse e dei servizi, in particolare di quello idrico – scrive Antonio Romano – Il nostro Paese attraversa un momento molto difficile. L'anno che ci siamo appena lasciati alle spalle ha visto enormi tagli ai trasferimenti da parte del Governo, che hanno costretto i comuni a dover fare delle scelte significative, a ridurre tante spese superflue, a contenere gli investimenti per cercare di garantire adeguatamente ai cittadini almeno i servizi essenziali. Non ci troviamo più di fronte semplicemente ad avvisaglie di crisi, ma a segnali concreti di disagio per i nostri concittadini». Dopo l’analisi il primo cittadino di Nocera Inferiore lancia l’appello alla mobilitazione. «In questo contesto alquanto allarmante – continua la lettera – da tempo mi sto interrogando in maniera forte sulla gestione dei servizi. In particolare, sono fortemente preoccupato dai costi del servizio idrico. Sinceramente, credo che in un momento di crisi come quello attuale, non possiamo lasciare che le cose scorrano senza incidere. Non possiamo consentirci di far finta di niente. Non possiamo permettere che i nostri concittadini si trovino a dover pagare bollette sempre più esose, a far fronte a costi che rischiano di aumentare mese dopo mese. A questo punto, urge un intervento deciso e condiviso». de i protagonisti della «rivoluzione» Romano li individua nei suoi colleghi sindaci. «Ritengo – scrive Romano – che sia giunto il momento in cui noi sindaci, che abbiamo la responsabilità di guidare le comunità destinatarie del servizio, chiediamo in maniera decisa un tavolo di concertazione e di confronto, in cui si affrontino concretamente le problematiche relative al piano delle tariffe e degli investimenti. Ritengo che sia opportuno aprire un confronto ed una discussione seria per rendere meno privato il sistema di gestione e più pubblico il tutto. Credo che sia necessario realizzare una vera e propria rimodulazione in basso delle tariffe, oltre ad una rivisitazione del piano industriale». Oltre ai sindaci Romano chiede poi l’intervento anche dei consiglieri regionali e dei parlamentari salernitani. Insomma il primo cittadino di Nocera Inferiore propone una vera e propria «crociata» contro la Gori e propri verso i consiglieri regionali le sue parole diventano anche critiche quando fa riferimento al silenzio degli onorevoli sull’intera vicenda chiedendone contestualmente l’aiuto e la solidarietà politica. «La nostra battaglia civile – chiude la lettera – legale e politica, in seno all'Assemblea dell'Ato 3, deve essere convinta e costante. Solo così potremo tentare di incidere sensibilmente sul livello di gestione e sul piano finanziario. In quest'ottica, sarebbe auspicabile che anche i consiglieri regionali ed i parlamentari interrompessero il loro silenzio assordante sulla vicenda e si mettessero al nostro fianco in questa battaglia di civiltà».
Fonte ilmattino.it servizio di r.s. |
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