È una caccia all'uomo quella che si è scatenata oggi dopo il rapimento del neonato Luca Cioffi nell'ospedale di Nocera Inferiore in provincia di Caserta. Il piccolo era stato dato alla luce questa mattina e poche ore dopo è sparito. Secondo una prima ricostruzione una donna, fingendo di essere un infermiera, si è introdotta nella stanza della madre e ha prelevato il bambino dalla culla.
L'allarme è stato dato solo alle 14 e questo avrebbe dato un ampio vantaggio alla donna e ai probabili complici del sequestro. Polizia e Carabinieri sono impegnati nelle ricerche e tra la provincia di caserto e Salerno sono stati attivati diversi blocchi stradali. Le ricerche si sono concentrate anche in tre campi rom della zona, che sono stati ispezionati minuziosamente dando esito negativo.
Pochi minuti fa è stato diffuso in tutto il territorio nazionale un identikit della rapitrice del neonato. Si tratta di una donna giovane di carnagione scura, capelli ondulati e lunghi, corporatura esile, altezza tra 1,70 e 1,75, nazionalità italiana perchè ha scambiato parole con la mamma e con la nonna del bambino e ha dimostrato di conoscere bene la lingua. Gli inquirenti ritengono che la rapitrice non possa essere andata molto lontano e quindi la massima attenzione in questo momento è rivolta al territorio regionale. C'è chi dice che la donna sarebbe fuggita con una vecchia Fiat Punto di colore verde con a bordo un'altra donna.
"Spero si tratti di una donna che ha compiuto un gesto di follia, che ragioni come una mamma e che torni indietro con mio figlio", ha detto Fabio Cioffi, il padre di Luca, che è un militare dell'esercito.
Intanto scoppia la polemica su questo gravissimo episodio e soprattutto sulla tutela dei minori e sul malfunzionamento dei sistemi di sorveglianza presso il nosocomio di Nocera. Sembra, infatti, che le telecamere interne al nosocomio non fossero funzionanti.