Nocera Inferiore, ritrovato il bambino rapito da un vera infermiera

Riconosciuta in tv dalla moglie di un medico del Cardarelli di Napoli. Arrestata.

Annarita Bonocore, 42 anni: questo il nome della vera infermiera, che lavora al Cardarelli di Napoli, arrestata la notte scorsa, che aveva rapito ieri mattinata il neonato all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dimostrando una grande padronanza di movimenti all'interno della struttura ospedaliera.
E non a caso: la moglie di un medico ha riconosciuto, infatti, nell'identikit diffuso dalla tv una vera infermiera e ha avvertito il marito medico dell'Umberto I, che a sua volta ha avvisato le forze dell'ordine.
Annarita Buonocore (nella foto), che viveva in un palazzone a 300 metri dall'Umberto I, è stata arrestata in un palazzone del centro di Nocera Inferiore.
Il piccolo Luca, che non ha ancora un giorno di vita, è stato restituito immediatamente ai suoi felicissimi genitori.
"Luca è nato due volte, ringrazio tutte le forze dell'ordine e gli italiani che lavorano senza tregua per gli altri": ha detto Fabio Cioffi, il giovane sottufficiale che si è visto restituire il figlio rapito.

La rapitrice madre di due figli

Annarita Bonocore è madre di due figli.
La svolta delle indagini è arrivata nella serata di ieri, quando un medico dell'Umberto I si è presentato dalla polizia: ''io quella donna la conosco'', ha detto agli agenti dopo che la polizia scientifica aveva fatto circolare l'identikit dell'infermiera che tra le 13 e le 14 era entrata nella stanza di Annalisa Fortunato, la madre del piccolo e, con la scusa di dover effettuare una medicazione, lo aveva portato via.

Un'infermiera con problemi psicologici

Il medico ha spiegato che alla polizia che Annarita Bonocore, un'infermiera del Cardarelli, ma che vive a Nocera, ha qualche problema psicologico.
A quel punto i poliziotti sono tornati dalla mamma di Luca e le hanno mostrato le foto della Buonocore: Annalisa Fortunato è sbiancata, riconoscendo immediatamente in quelle immagini la donna che nel pomeriggio – con modi gentili – le aveva prima regolato la flebo e poi si era portata via suo figlio.

Il blitz scattato a mezzanotte

Venti minuti dopo, attorno alla mezzanotte, è scattato il blitz: agenti della squadra mobile di Salerno e dello Sco hanno fatto irruzione nell'appartamento della donna, al settimo piano di un palazzo in via Arturo Petrosini.
Annarita Bonocore è stata immediatamente bloccata, prima ancora che riuscisse a rendersi conto di quanto stesse accadendo.

Luca era in un lettino, tranquillo

Luca era in un lettino, tranquillo: la donna lo aveva accudito per tutto il pomeriggio.
''Era in ottime condizioni – ha spiegato il questore di Salerno Vincenzo Roca – e la donna aveva anche del latte in polvere da dargli. Aveva anche esperienza in materia sanitaria e come madre di due figli''.

La Bonocore si era messa in ferie da 10 giorni

Quello di Annarita non è stato comunque un gesto improvvisato: la donna aveva preso un periodo di congedo dal lavoro di 10 giorni, segno che nonostante i problemi psicologici avesse ben chiaro cosa intendeva fare.

Non ha spiegato i motivi del suo gesto

Portata in commissariato e interrogata dagli inquirenti, la Bonocore non ha spiegato i motivi del suo gesto.
Agli investigatori ha fornito una versione che non convince: il bimbo, ha detto, ''me l'hanno portato per accudirlo''.
Per questo sono stati avviati una serie di accertamenti finalizzati ad individuare eventuali complici o comunque responsabilita' di altre persone che potrebbero averle dato una mano. Per ccercare di capirlo gli investigatori hanno portato in commissariato anche la figlia ventenne di Annarita, che poi è stato rilasciata: nei suoi confronti non sarebbe emersa alcuna responsabilità.  

Le notizie di ieri: l'allarme solo nel pomeriggio

Un  allarme inquietante è stato lanciato quest'oggi dall'ospedale di Nocera Inferiore, un'importante cittadina di quasi 50.000 abitanti,  in provincia di Salerno, dove – a quanto pare – è stato rapito un neonato dal reparto maternità dell'ospedale civile.
Gli inquirenti – colti di sorpresa – fanno fatica, finora, a ricostruire sia la dinamica dell'episodio che i possibili moventi.
Il piccolo si chiama Luca ed era nato da poche ore nell'ospedale Umberto I: è stato rapito verso le 13 di questa mattina da una donna – di circa trent'anni – che travestita da infermiera, che si è fatta consegnare il nascituro dal personale del reparto di neonatologia.

Ridda di voci: è scappata in treno col bambino?

Le voci si accavallano: c'è chi dice di aver visto la donna prendere il treno con un bambino in braccio, diretta verso Sud, dalla stazione di Nocera Superiore (ma in questo modo avrebbe preso un accelerato, perché in quel piccolo centro i treni veloci non fermano neppure.
E chi parla della presenza di un'altra donna, ipotizzando che possa trattarsi di due rom: ipotesi che spunta sempre, davanti a un delitto apparntemente insipegabili.

Il padre è un sottufficiale appena tornato dal Libano

Il piccolo è il figlio di una giovane coppia residente a Nocera Superiore (un Comune confinante), il papà è un sottoufficiale dell'Aeronautica di stanza a Caserta ed era rientrato venerdì scorso dal Libano.
La mamma fa la ragioniera, si è insospettita dell'assenza del neonato e, quando ha chiesto spiegazioni agli altri infermieri, è emersa la drammatica realtà: Luca era sparito.
Gli investigatori escludono il rapimento a fini estorsivi.

La rapitrice ha anche chiesto se il parto era andato bene

La prima ricostruzione ha dell'incredile. La falsa infermiera sarebbe arrivata al piano di neonatologia usando un ascensore di servizio. La mamma del piccolo ha raccontato che la donna le avrebbe anche chiesto, subito dopo il parti, se tutto era andato bene.

Ha anche assistito al lavaggio del bambino

La finta infermiera avrebbe, poi, assistito a una parte del lavaggio di Luca, allontanandosi subito dopo, proprio come se fosse una del personale.
Ma ci si chiede come sia stato possibile che nessuno dei "colleghi" di lavoro abbia denuciato la presenza di un'estranea (se di un'estranea davvero si trattava).

Ha preso Luca dalla culla ed è scomparsa

La mamma del neonato, ovviamente sotto choc, racconta che poco dopo la presunta infermiera è rientrata e ha preso il bimbo dalla culla, come se fosse un'operazione di routine della maternità e nessuno l'ha più vista.
Le telecamere di sorveglianza dell'ospedale potrebbero svelare qualche particolare utile a rintracciare la rapitrice e, soprattutto, il bambino.
In tutta la Campania meridionale i carabinieri e la polizia sono mobilitati alla ricerca della rapitrice e del piccolo Luca.

 

 

 

fonte ilsalvagente.it