Nocera Superiore, muore nel sonno a 18 anni

Aveva appena diciotto anni, ma un destino beffardo le ha tolto la vita senza alcun preavviso. È morta nel sonno, Rita Veneziano, diciottenne di Nocera Superiore, stroncata da un arresto cardiaco nella notte tra sabato e domenica nella sua abitazione di via Mazzini. Probabilmente né lei, né la sorella gemella con cui divideva la stanza si è resa conto di ciò che le stava accadendo mentre il suo cuore la tradiva e la consegnava ad una morte inspiegabile quanto beffarda. Nello stesso modo, qualche anno fa, era morta la loro mamma, giovanissima e senza che avesse mai sospettato di avere un problema cardiaco. L'esame del medico legale dell'Asl ha accertato la diagnosi fatta, nell'immediato, a casa della povera ragazza: a stroncare, anche lei, un arresto cardiocircolatorio che non le ha dato scampo. Ma il padre della ragazza ha deciso di richiedere una perizia medico-legale che accerti le cause del decesso. Sconvolta dalla notizia appresa dai manifesti funebri, la città di Nocera Superiore si è stretta attorno alla famiglia, in attesa di prendere parte ai funerali, che si terranno in data da destinarsi nella parrocchia di Santa Maria Maggiore. Nella stessa chiesa dove aveva salutato per l'ultima volta la sua mamma, Rita riceverà l'ultimo saluto di tutte le persone che l'hanno conosciuta: i suoi compagni di scuola attuali e quelli delle scuole medie ed elementari, i familiari, i suoi insegnanti. La piccola Rita lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia, già provata per la perdita della mamma, oltre che nel gruppo dei suoi amici con i quali, insieme alla sorella gemella, divideva i momenti di svago. Era iscritta, con ottimi risultati, all'ultimo anno dell'Istituto magistrale di Nocera Inferiore. I suoi compagni di classe e i suoi insegnanti l'hanno salutata con un manifesto carico di affetto. Nelle parole di chiunque abbia voluto ricordarla c'è la testimonianza della sua forza, ma allo stesso tempo della sua grande dolcezza: caratteristiche che l'accomunavano alla sua mamma e alla sua sorella gemella.

articolo di giovanna fasanino tratto dal quotidiano "il mattino"