Nocera:«Annarita deve essere liberata»

l'infermiera ha già il permesso di lavorare al Cardarelli di Napoli

La richiesta di scarcerazione, presentata ieri mattina, 4 gennaio, in Corte d'Appello, è per Annarita Buonocore, l'infermiera di Nocera Inferiore che il 7 giugno 2010 rapì un neonato dalla culla dell'ospedale Umberto I. I legali della donna, Giuseppe Buongiorno e Aldo Di Vito, come avevano già preannunciato dopo la sentenza della Corte d'Appello del 4 novembre scorso, hanno deciso di chiedere la libertà (con l'affido in prova ai servizi sociali) per la loro assistita che è anche tornata a lavorare. La donna, infatti, ha ottenuto la possibilità di recarsi a Napoli, presso l'ospedale Cardarelli, dalle 8 alle 14, per continuare a svolgere il lavoro che rappresenta non solo una passione ma anche una fonte di sostegno economico per i suoi due figli.

Annarita Buonocore, presente in aula il 4 novembre scorso, prese la parola per chiedere perdono ai familiari del piccolo, rivendicando il diritto di avere un'altra possibilità. In quella circostanza, i legali preannunciarono il ricorso per Cassazione e la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali. Prova che passa attraverso la libertà, richiesta ieri mattina. L'episodio di cronaca tenne l'Italia intera con il fiato sospeso: una donna, indossando un camice bianco, era riuscita ad intrufolarsi nel reparto di maternità dell'ospedale nocerino portando via, un piccolo di poche ore.

fonte:Rosa Coppola dal corriere del mezzogiorno.it