Nocera Inferiore, lo sciopero ad oltranza di cinquantacinque dipendenti | |
Un autotreno bianco entra nella stradina laterale al supermercato Coop di via Napoli per portare via i prodotti freschi che potevano rischiare di andare a male e la protesta dei dipendenti contro la chiusura dello storico punto vendita assume un sapore ancora più amaro. Da venerdì sera, i 55 lavoratori (iscritti Filcams-Cgil) dei supermercati Coop di Nocera, Castellammare di Stabia, Solofra e Napoli-Soccavo, hanno deciso lo sciopero ad oltranza, contro la cessione ad altra società dei loro impianti vendita e così da sabato le serrande dei negozi sono rimaste abbassate e davanti ai punti vendita esiste un presidio permanente dei lavoratori (tranne a Soccavo). A protestare, però, oltre ai lavoratori sono i clienti e i soci della Coop a Nocera: «In zona ci sono altri supermercati – afferma una acquirente che ha chiamato i giornalisti per richiamare l'attenzione sulla vicenda – Vedere chiudere la Coop per noi non significa solo perdere un posto dove genericamente fare la spesa, ma la fine anche di un modello di vita, di lavoro, di fare economia, è la fine di un sogno in un mondo che poteva e doveva essere diverso». Migliaia le firme già raccolte nei mesi scorsi per evitare che i quattro supermercati passassero ad altra catena. «É vero – sostiene un'altra cliente – tutto sommato anche qui si vendono, come in altri supermercati, scatolette, mozzarella, pane e altri generi alimentari, ma quando entri in questi locali e compri soprattutto i prodotti a marchio Coop è come se entrassi un pò a casa tua, come se quelle cose le avessi fatte tu o un amico, ti fidi di più di quello che mangi, e poi sai che i dipendenti non sono sfruttati, respiri un'aria diversa». «É una decisione inaccettabile – diceva in un precedente articolo l'insegnante Teresa Vicidomini – Questo punto vendita funziona benissimo grazie anche alla professionalità di chi ci lavora. É una scelta che va contro lo spirito che ha fatto nascere la Coop», un'affermazione che oggi sintetizza quella di molti altri clienti. I problemi per questi supermercati sono iniziati a novembre scorso. «Cinque mesi fa – afferma Michele Vittoriano, dipendente del supermercato e delegato Filcams Cgil – quando sono state aperte le procedure per la cessione di ramo di azienda che prevedeva il passaggio dei negozi di Nocera, Castellammare, Solofra e Napoli-Soccavo ad una società, la Cava-market, affiliato alla Despar. Nelle trattative di dicembre, però, non fu trovato un accordo tra le due aziende e i lavoratori. Poche giorni fa, è stata aperta un'altra procedura di cessione di ramo d'azienda tra Unicoop Tirreno e una diversa società, la Immobilmare srl. Noi lavoratori non ci sentiamo garantiti nel nostro futuro e in più, questo, come altri punti vendita, hanno soci e clienti affezionati al nostro marchio e provengono da tutto l'Agro nocerino. Perdere il marchio e la filosofia imprenditoriale della Coop sarebbe, secondo noi, un danno difficilmente riparabile». r.s.
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