Bel derby al S. Francesco. Mangiapane, rigore amaro…
NOCERINA • 1
ANGRI • 1
NOCERINA: Spicuzza, Giordano, Mannone, Amoruso (26’ st Ganje), Colletto, Cirilli, Mangiapane, Tiscione, Cirillo (33’ st Zerillo), Cavallaro (26’ st Di Domenico), Lattanzio. A disp: Cardamone, Rota, Angelucci, Piemonte. All. Erra
ANGRI: De Rosa, Romano, De Sio, Della Femina (10’ st Lambiase), Cacace, Manzo, Basile, Amarante, Ferraioli (30’ st Criscuolo), Vitale (10’ st Galdi), Falcone. A disp: D’Oriano, Vezzoli, Di Costanzo, Amoroso. All. Esposito
ARBITRO: Bietolini di Firenze
RETI: Cavallaro (34’) e Galdi (16º st).
NOTE: spettatori 2000 circa, di cui 300 provenienti da Angri. Angoli 6-2. Ammoniti: Basile e Ferraioli (A). Terreno di gioco in buone condizioni. Recuperi: 2’ e 5’. Al 27’ del pt Mangiapane (N) sbaglia un calcio di rigore.
• NOCERA INFERIORE. Finisce in paritá il derby dell’Agro che torna al San Francesco dopo 16 anni. I molossi di Erra dominano il primo tempo al punto da creare almeno cinque palle gol, da procurarsi e sbagliare l’ennesimo rigore con Mangiapane e da andare comunque in rete con Cavallaro al 34º. L’Angri soffre per un innovativo 4-3-3, architettato a sorpresa da Esposito per dare trazione anteriore alla squadra con Falcone, Ferraioli e il match winner dell’andata Vitale, ma che si rivela un boomerang, che consente agli esterni nocerini di spadroneggiare nel primo tempo. Nella ripresa invece mister Esposito torna all’antico e al collaudato 4-4-2, che produrrá una migliore copertura degli spazi grazie all’ingresso di Lambiase e Galdi.
• Una mossa che cambierá la partita. Infatti é proprio Claudio Galdi, l’ex di turno, a segnare il gol del pareggio, che tiene ancora accesa la fiammella dei play off, ora lontani appena un punto. La partita la fa la Nocerina, che ha un inizio tambureggiante e da dominio territoriale per ragioni tattiche favorevoli: Tiscione affonda a piacimento a destra, Cavallaro lo imita a sinistra, mentre i tre del centrocampo angrese (Amarante, Della Femina e Basile) spesso si abbassano per la presenza ingombrante di Mangiapane e Amoruso e faticano a lanciare il tris offensivo solo sulla carta e nelle intenzioni. Molossi avanti subito: Giordano sale a destra al 1º, mette al centro per la testa di Cirillo che alza la mira. La risposta angrese al 6º è un tiro di Della Femina, deviato in angolo da un difensore. All’8º la Nocerina protesta per un contrasto in area con Tiscione, che cade giù. Ci prova allora Mangiapane direttamente su punizione, al 9º, ma la sfera finisce alta. L’Angri ribatte e sfiora il vantaggio al 14º con Ferraioli, che dalla distanza carica il destro, Spicuzza non è impeccabile nella presa, la sfera si alza e si stampa sulla traversa. La replica è un assolo da applausi di Cavallaro, che dal limite impegna severamente De Rosa, che ribatte su Cirillo che spreca malamente. La Nocerina pigia al 26º ha la palla del vantaggio su rigore, concesso dall’arbitro per un atterramento dell’irrefrenabile Tiscione ad opera di De Sio. Mangiapane si fa però ipnotizzare da De Rosa, che gli ribatte il tiro, spostandosi leggermente sulla sinistra. L’occasionissima non disunisce i padroni di casa: il gol resta nell’aria e arriva al 34º. Mangiapane batte con destrezza una punizione in favore di Cavallaro, che si inserisce dalla sinistra e insacca con un bel tiro a mezz’altezza. Nella ripresa al 10º l’Angri corre ai ripari con il doppio cambio e dopo appena cinque minuti, Galdi infila Spicuzza su assist di Ferraioli dalla destra. La sostanza dice che il derby finisce lì, a spartirsi la posta per un pari che ci sta tutto. La Nocerina, che resta terza, ha il demerito di non aver chiuso la gara, l’Angri il merito di averci creduto fino alla fine. I play off sono più vicini.
Daniele Selvino
LA CURIOSITA’
Il gemellaggio tra le due tifoserie
• NOCERA INFERIORE. Sicuramente buona la cornice di pubblico del derby, con presenze di circa 2000 persone, di cui oltre 300 angresi.
• Derby che mancava dal 92/93 tra due tifoserie legate da buoni rapporti, confermati dal comportamento improntato alla massima civiltá. Insomma bel derby in campo ma soprattutto sugli spalti. E di questi tempi è una notizia da rimarcare senz’altro visto quel che accade sui campi italiani.
• Gli ex. Ce n’erano un bel po’, tutti papabili per un posto in campo, ma costretti da esigenze tattiche o da infortuni a saltare la sfida. L’atteso grande ex, Giovanni Piemonte, si è fermato in panchina, perché Erra gli ha preferito Amoruso nel sostegno a Mangiapane. Enea Coppola, invece, è andato in tribuna, con una vistosa fasciatura a protezione della mano destra. Anche sulla sponda angrese, il discorso sembrava analogo con un solo ex Claudio Galdi, atteso tra i titolari e partito dalla panchina. Sembrava un derby privato di giocatori dal passato recente con la maglia dell’avversario odierno, ma è stato proprio il piccolo ex ad incidere sulla gara.
• Tornato ad allenarsi con l’Angri in autunno, in attesa di scontare la lunga squalifica, ha meritato la possibilitá di ritornare a giocare, perché un errore commesso non può condizionare la volontá di riprendere il giusto cammino. Galdi ama segnare nei derby: sempre quando era ad Angri aveva segnato contro la Scafatese. Ieri il bis contro la Nocerina.
da: La Città
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