Nocera Superiore. Titolare di una ricevitoria del lotto si era impadronito dei proventi del gioco: la Corte dei conti lo ha condannato a restituire al ministero dell'Economia e delle Finanze il malloppo: circa 80mila euro, che dovranno essere maggiorati di rivalutazione monetaria ed interessi. Nel mirino della magistratura contabile é finito Raffaele Moccaldi, 40 anni, residente a Nocera Superiore, il quale gestiva la ricevitoria individuata con il numero SA0018-NA0701. Oltre alla condanna della Corte dei conti, il Moccaldi era stato anche denunziato alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore.
Era stato l'Ispettorato compartimentale dell'amministrazione autonoma dei monopoli ad accertare l'ammanco. Moccaldi, infatti, pur essendo tenuto a tale adempimento il giovedì di ogni settimana di giocata, aveva omesso di corrispondere all'Erario, per otto settimane consecutive, tra settembre e novembre del 2004, i proventi delle giocate per un ammontare complessivo di 79.505,64 euro. Il mancato versamento era emerso dai controlli dell'Ispettorato che avevano confermato quanto evidenziato dalla società Lottomatica. La causa é stata discussa nell'udienza pubblica dello scorso 15 febbraio: il convenuto non si é nemmeno costituito in giudizio. Pochi giorni fa il deposito del verdetto emanato dal collegio giudicante composto dal presidente Enrico Gustapane e dai consiglieri Italo Weber (relatore) e Daniela Acanfora. L'accusa é stata sostenuta dal sostituto procuratore generale Aurelio Laino il quale, a marzo dello scorso anno, aveva sottoscritto l'atto di citazione in giudizio. (Sabato Leo)