Angri. Chiuse le indagini per l’omicidio di Gerardo Germano, stabiese di nascita, ma da sempre residente ad Angri, ammazzato nel 1991 con tre colpi di pistola per aver molestato la fidanzata di un appartenente al clan «Fontanella». I pm Sabrina Serrelli della procura di Nocera e Valleverdina Cassaniello della Dda salernitana hanno inviato l'avviso di conclusione delle indagini a Catello Fontanella, quarantaquattrenne di San'Antonio Abate, capo del clan omonimo, il suo compaesano e coetaneo Vincenzo Alfano, Gioacchino Fontanella di 41 anni di Sant'Antonio Abate, a Francesco De Gregorio quarantunenne di Angri e a Vincenzo Di Riso 43 anni di Sant'Antonio Abate.
I Fontanella, De Gregorio e Alfano sono accusati di omicidio aggravato: Catello Fontanella quale mandante, De Gregorio come istigatore e esecutore materiale assieme a Gioacchino Fontanella, Alfano quale componente del gruppo incaricato di eseguire l'assassinio di Germano. Questi quattro e Di Riso sono accusati del sequestro di persona della vittima. Gioacchino Fontanella e De Gregorio sono indagati anche della detenzione illegale di una pistola. L'inchiesta eseguita dai carabinieri della sezione di pg e in particolare dal luogotenente Alberto Mancusi fu chiamata «cold case» un caso freddo, visto che questo omicidio era rimasto insoluto per 16 anni, e grazie alla caparbietà degli inquirenti era riemerso dalle tenebre del lungo tempo trascorso. Tutto accadde tra il novembre e il dicembre 1991. Secondo gli inquirenti, De Gregorio per punire le molestie avanzate alla sua fidanzata da Germano si sarebbe rivolto al clan Fontanella. (Luigi Falcone)