Cava de' Tirreni. Ok della conferenza dei servizi alla realizzazione della struttura turistico ricettiva. Dopo 4 anni di attesa i privati ottengono il lascia passare per la variante urbanistica, anche con il beneplacito degli ambientalisti di Italia Nostra e della Sovraintendenza. Questo il contenuto del verbale con cui nei giorni scorsi si è chiuso a Palazzo di Città il lungo iter. 4 milioni di € di investimento per 30 posti di lavoro in più, i cui lavori dovrebbero entrare nel vivo solo a partire dal prossimo anno. I lavori della conferenza di servizi sono stati più volte rallentati. Gli stralci di progetto relativi alle vasche termali ed alle attività ristorative avevano portato al primo diniego da parte degli organi competenti, poi rimossi grazie a modifiche progettuali che hanno convinto fino in fondo gli intervenuti che hanno espresso parere favorevole con alcune prescrizioni da rispettare.
L’ambizioso progetto, presentato dall’ingegnere Antonio Altobello, prevede la realizzazione, su una superficie di 41 ettari, situata a confine tra Cava e Pellezzano, di un parco immerso nel verde dotato di una struttura ricettivo-alberghiera dotata di ristorante e di trenta posti letto completamente immersa nel verde. Così il parco potrebbe ben prestarsi al ritiro pre partita e pre campionato delle squadre impegnate in Campania. La stessa sarà edificata con materiali compatibili con gli ambienti circostanti al fine di limitare al massimo l’impatto sul territorio. Così è stato strappato il si anche di Italia Nostra. Il parco sarà dotato di un centro benessere con vasche termali all’aperto e circondate da alberi, anch’esse autorizzate. Ma non è tutto. Ci sarà anche un area a verde attrezzato con percorsi per chi ama fare sport a stretto contatto con la natura. Il parco verrà dotato anche di una piccola fattoria con animali da cortile che ben si presterà ad uno scopo didattico-sociale per far avvicinare gli alunni di scuole elementari e medie alla natura ed ai prodotti tipici cavesi. Inoltre la struttura sarà dotata di punti ristoro, di un centro per l’equitazione nonché di infrastrutture ricreative per ragazzi.
Infine sempre nell’ottica di un minore impatto atmosferico sulla zona di Croce, la struttura potrà essere raggiunta quasi totalmente con navette che partiranno dal centro cittadino e arriveranno nell’oasi verde di Croce, cosi da limitare al minimo lo smog e l’inquinamento acustico. Ora si attende solo la presa d’atto per la modifica al piano regolatore generale, visto che un simile intervento non poteva essere realizzato in un’area non edificabile, ma fattibile grazie alla variante ottenuta e la destinazione turistica ricettiva. (Vincenzo Lamberti)