Vertice fino a notte del Pd, poi alle 23,30 ecco la lista unitaria votata dalla Direzione. I deluchiani fanno pesare il «sacrificio» di Martinangelo, che si candida a Battipaglia, per ottenere quanto l’area De Luca-Villani-Cuomo chiede da tempo: Fiore al collegio Salerno 4, Consalvo a Eboli e la new entry Alberto Esposito a Castel San Giorgio. I riformisti di Conte rivendicano Vittorio Esposito nel collegio di Sapri. Per Mercato San Severino si continua a chiedere ad Antonio Rescigno di candidarsi. «Le spaccature alla fine non erano così profonde»: così Michele Figliulo ha aperto la Direzione provinciale che vara il listone unitario. Dopo il lungo lavoro dei giorni scorsi della commissione elettorale, ieri sera ultimo vertice a cinque: Angelo Villani, Antonio Valiante, Fulvio Bonavitacola, Alfonso Andria e Antonio Cuomo. Discussione aperta non tanto sulla lista del Pd, quanto sulle rassicurazioni che nella futura lista del Presidente ci saranno spazi per gli esclusi. Gli ostacoli alla lista unica sono stati rimossi quando i deluchiani hanno chiesto un passo indietro a tutti dopo che Corrado Martinangelo, primo eletto nei Ds cinque anni fa con il 37% dei voti, ha deciso di candidarsi in Battipaglia 1. Le altre componenti hanno accettato dunque la soluzione per Eboli e Salerno 4, così l’area che fa capo al sindaco ha fatto cadere le perplessità su Sapri. Confermata la lunga squadra di sindaci oltre che di consiglieri e assessori provinciali uscenti. Dunque Simone Valiante a Vallo (discussione aperta per Antonio Sansone nella lista Villani). Franco Annunziata è ad Agropoli, Giovanni Alliegro a Padula, Gaetano Arenare a Teggiano, Nicola Parisi a Buccino, Angelo Vassallo a Castellabate, Salvatore Iannuzzi a Gioi Laurino. Vittorio Esposito è il candidato per Sapri. Prima novità Alfonso Esposito nel collegio di Camerota (finora era indicato Giovanni Stanziola). E a Serre ecco Palmiro Cornetta (con l’uscente Renato Iosca nella lista di Villani). Biagio Luongo è confermato a Campagna, come Pasquale Marino a Capaccio. Ad Eboli formalmente decisione demandata al circolo, ma sostanziale via libera a Enzo Consalvo (con Tonino Conte nella lista del Presidente). Così a Giffoni c’è Attilio Naddeo, a Battipaglia 1 e 2 Corrado Martinangelo e Mimmo Volpe. Per Salerno Ermanno Guerra rinuncia a candidarsi, dunque il collegio 1 va a Giovanni Coscia (e Mario Caravano con il presidente), nel 2 confermata Mimma Virtuoso, nel 3 Nino Savastano, nel 4 Nello Fiore, nel 5 Alfonso Buonaiuto, nel 6 Dario Del Gais. Nel collegio 4, che Campania Democratica rivendicava, il Presidente ha dato ampie rassicurazioni che ci sarà spazio per Rosa Masullo. A Baronissi va Tommaso Amabile, in Costiera Antonio De Luca, il Cava 2 è per Gianpio De Rosa (con Carmine Adinolfi nella lista del Presidente). A Nocera Inferiore 1 e 2 il sindaco Antonio Romano e il medico Luigi Cremone. A Nocera Superiore c’è Ciro Villani, ad Angri l’ex sindaco Bartolo D’Antonio. A Castel San Giorgio l’altra novità di ieri: Alberto Esposito, ex assessore provinciale, con Gerardo Riccio che ha accettato di fare un passo indietro e il vicesindaco Ubaldo Rescigno che ha un posto nella lista del presidente. Per Sarno in campo Enzo Crescenzo. Quattro posti vuoti nel listone: un collegio di Cava, Pagani e i due di Scafati. Nei tre Comuni, però, si è scongiurata la spaccatura, le varie aree hanno ricominciato a parlarsi e ad iniziare a vagliare le possibili candidature. Infine per Mercato San Severino si cerca di recuperare l’ex presidente della Comunità montana Antonio Rescigno, area Valiante, con Gianni Iuliano che, venendo da una lunga carriera politica, si è messo completamente a disposizione del partito, sia per una candidatura che per un passo indietro se Rescigno decide di scendere in campo. La commissione elettorale che ha lavorato al listone del Pd, ora ricomincia il lavoro per la lista del Presidente, «fermo restando – si tiene a specificare dal partito – che quella è una lista di coalizione, i nomi espressi dai Democratici saranno condivisi». Assenza di rilievo, quella dell’assessore provinciale Angelo Paladino che non è candidato né nel Pd né nella lista del Presidente. Ultima nota polemica, nella tormentata storia della lista del Pd, quella delle donne che con un documento letto a mezzanotte da Maria Rosaria Vitiello hanno contestato una lista che, in 36 collegi, contiene una sola candidatura «rosa», quella di Mimma Virtuoso.
Fonte: Il Mattino