Nocera Inferiore. «L'amministrazione comunale rimane sorda alla richiesta di convocazione di un consiglio comunale monotematico sui rifiuti perché significherebbe celebrare una sonora sconfitta». Ci va giù duro Giuseppe Grassi, presidente del Circolo delle Libertà, che ribadisce la richiesta di convocazione di una seduta sulla questione rifiuti accusando l'amministrazione di essere capace di mettere in campo solo palliativi. «Sindaco e maggioranza sanno bene che si tratta solo di palliativi – aggiunge Grassi – i costi di questa scellerata gestione dei rifiuti lievitano quotidianamente e non si riesce a smaltire tutta la quantità ammassata nei tre siti. Si parla di 165 scarrabili impegnati a Nocera che costano ogni giorno trenta euro ciascuno. I conti sono presto fatti, parliamo di cinquemila euro al giorno.
Anche la raccolta differenziata annaspa e non se ne prospetta alcun decollo ma intanto si pensa a stringere accordi con il Conai con enormi costi aggiuntivi». Una situazione inaccettabile, secondo Grassi che confonde non poco anche la cittadinanza. «I cittadini sono sempre più confusi e subiscono anche ordinanze che a volte sfiorano le minacce con multe salatissime. Intanto, il sindaco si scaglia contro Napoli e Salerno vestendo i panni della vittima, ma non dobbiamo dimenticare che questi signori, insieme ai loro amici salernitani e napoletani, gestiscono le amministrazioni comunali, provinciali e regionali già da diversi anni senza avere individuato una soluzione al dramma rifiuti. Servirebbe un bagno di umiltà, venire in consiglio e insieme alle opposizioni trovare una soluzione vantaggiosa per cittadini e definitiva per la gestione rifiuti a Nocera». Sulla questione rifiuti interviene anche Giovanni Rosati dell'Udc, che, in qualità di presidente della commissione trasparenza e controllo, ha protocollato un'interrogazione consiliare.
Rosati paventa un reale pericolo di epidemia di colera se non si prenderanno immediati provvedimenti di carattere sanitario considerate soprattutto le temperature elevate che caratterizzano questa stagione. Nell'interrogazione chiede per quale motivo non si effettui il lavaggio dei cassonetti e delle strade e perché per l'umido non si utilizzino camion con ribaltabile a tenuta stagna per evitare il colare del percolato. «Extracosti? – chiede Rosati – quanto costa l'emergenza? É vero che ci costa 14.500 euro al mese di cui dai 35 ai 140 solo per gli scarrabili?» (il Mattino)