Pdl, Russo presenta ricorso contro la lista “Manlio Torquato Sindaco”

Il coordinatore provinciale del Pdl, Antonio Mauro Russo, ha presentato ricorso contro la lista “Manlio Torquato Sindaco” per violazione e falsa applicazione degli artt. 6 e 7 C.C. violazione e falsa applicazione dell’art. 48 Cost. e dei principi di libertà di espressione del voto. Il ricorso presentato alla Commissione Elettorale Mandamentale di Nocera Inferiore è relativa all’ammissione del contrassegno presentato in vista delle elezioni amministrative del  15 e 16 maggio prossimi. «In vista delle elezioni amministrative – sottolinea Antonio Mauro Russo – la lista “Manlio Torquato Sindaco”, a sostegno dell’avv. Manlio Torquato, ha provveduto a depositare un simbolo assolutamente identico a quello del Partito della Libertà che ha candidato per la stessa carica l’avv. Adriano Bellacosa: infatti ha anch’esso un fondo azzurro di identica tonalità, nella cui parte alta vi è la scritta anch’essa di colore bianco e con gli stessi caratteri utilizzati dal PdL, infine è anch’esso attraversato nella parte bassa dalle tre fasce orizzontali del tricolore italiano». «L’identità dei due simboli – precisa –  nella gradazione dei colori, nei caratteri della scritta e nella grafica complessiva, ingenera assoluta confusione e trae in errore gli elettori che sono indotti, peraltro, a ricollegare il candidato Torquato, nel PdL. Il rischio di confondibilità può essere maggiormente apprezzato, se solo si osserva che il simbolo della lista controinteressata è di identiche dimensioni, specialmente nel formato utilizzato, con la conseguenza che l'elettore potrebbe non intuire che il simbolo della lista “Manlio Torquato Sindaco” non si riferisca al Partito della Libertà. La conseguenza è che in tal modo non sarebbe garantita la possibilità di una competizione elettorale corretta e leale, poiché è realmente ed altamente probabile che si ingenerino confusioni rispetto alla scelta tra formazioni politiche di destra che si presentano contrapposte, sebbene con simboli e scritte praticamente identici». «L’accettazione del contrassegno che si contesta – conclude – contrasta, dunque, con il principio della libertà di voto costituzionalmente affermato all’art. 48, comma 2, della Carta fondamentale. La ratio sottesa alla norma in questione è, infatti, non solo quella di tutelare la posizione soggettiva del PdL opponente, ma anche e, soprattutto, quella di garantire il diritto degli elettori ad essere correttamente informati sulle compagini politiche presenti nella consultazione elettorale e di orientarsi secondo elementi di conoscenza certi e facilmente ottenibili». Il coordinatore provinciale del Pdl, che aveva già diffidato Manlio Torquato ed un candidato della sua lista a non utilizzare il simbolo in questione, stamattina è stato sentito dal presidente della Commissione Elettorale Mandamentale ed ha chiesto di:  1) disporre la non ammissione del suddetto contrassegno alla competizione per le Elezioni Comunali del 15 e 16 maggio 2011, nella composizione o rappresentazione grafica con cui è stato presentato, ossia come descritto sopra;2) adottare ogni ulteriore e consequenziale provvedimento che fosse ritenuto necessario od opportuno.