Si mettono a punto i nuovi vertici del Pdl in provincia di Salerno. Dopo il congresso fondativo del Pdl, in città e provincia cambiano almeno in parte gli schemi organizzativi. Mentre per Antonio Iannone, commissario di An fino al congresso di scioglimento del partito, si profila una candidatura alle elezioni europee, per Antonio Russo, segretario organizzativo del partito azzurro sta per arrivare la proclamazione di commissario provinciale. Alberico Gambino, brillante coordinatore provinciale e consigliere provinciale uscente (che ha deciso di darsi anima e corpo all’organizzazione della campagna elettorale per Cirielli e ha il suo bel da fare a tenere insieme le due anime del nuovo partito), finirà invece candidato al consiglio regionale della Campania, come ampiamente anticipato dallo stesso Nicola Cosentino. In città per il ruolo di vice commissari sono in ballottaggio i nomi di Antonio Cammarota e di Anna Ferrazzano. Si ricostruisce, tassello dopo tassello, il trust di comando del Pdl, pescando un po’ di qua e un po’ di là tra le due formazioni fuse sotto un unico logo lo scorso week end. D’altra parte, nel resto della regione l’organizzazione va avanti a passo spedito. Cosentino e Landolfi hanno messo a punto uno schema che prevede un’equa divisione delle zone d’influenza a Napoli e nel resto delle provincie. E lo schema, che comunque gode della supervisione dei ministri, prevede la gestione del partito locale di Salerno in capo ad un fedelissimo del ministro Mara Carfagna. D’altra parte, Cirielli ha già il suo pezzo di responsabilità (e visibilità) nella messa a punto della campagna elettorale e nell’eventuale gestione dell’amministrazione provinciale, in caso di vittoria. Delusi e no, c’è poco da discutere in questa nuova messa a regime del pdl. Anche se non mancano le voci dissonanti. Vincenzo Fasano, ad esempio, ha spiegato a chiare lettere che non gli basta avere il ruolo da parlamentare, lui intende tenere mani e piedi nel partito locale. E lo stesso Gerardo Soglia non nasconde la sua voglia di essere completamente integrato nella vita pubblica locale. I due sono parlamentari del territorio, per storia personale innanzitutto, e non ci stanno a fare le belle statuine catapultate a Roma, accontentandosi di un ruolo «neutro» nella propria provincia. Potrebbe dunque esserci un rapido capovolgimento di fronte e una riorganizzazione del partito con in testa i parlamentari locali all’ultimo momento (ad Avellino e Napoli saranno infatti i parlamentari a gestire il commissariamento). La settimana sarà decisiva per definire se la strada intrapresa da Cosentino e Landolfi privilegerà il commissariamento con i parlamentari o quello con i quadri dei due vecchi partiti. Una sola certezza. Ci sarà un unico tesoriere e un’equa divisione delle spese tra le due amministrazioni. An a Salerno metterà a disposizione la storica segreteria della Fiamma in via Roma che è di proprietà. E gli ex di Forza Italia si impegneranno a pagare la metà delle spese di fitto, condominio, riscaldamento e telefono. E così sarà per le spese elettorali, a cominciare dalla parcella del «mago» della pubblicità e dei sondaggi Luigi Crespi.
Fonte: Il Mattino