Nocera Inferiore. Graduatoria per l'assegnazione dei 35 lotti del Piano degli Insediamenti Produttivi: il Tribunale Amministrativo Regionale ha pubblicato le ordinanze cautelari sui processi dell'ultima udienza. Si sono potute conoscere, quindi, le motivazioni con le quali il collegio giudicante (presidente Sabato Guadagno) ha rigettato i numerosi ricorsi ed ha accolto solo quello di un'impresa che aveva chiesto, al posto di uno, sei lotti. La maggior parte dei ricorsi è stata respinta perché il TAR ha non ha rilevato profili di gravità ed irreparabilità necessari, anche in rapporto agli interessi di cui sono portatori i soggetti controinteressati. La lesione, in questi casi, discende solo dalla minore estensione del lotto assegnato, rispetto a quella del lotto richiesto. In un altro caso, poi, l'esclusione é stata disposta perché il certificato di iscrizione alla Camera di commercio non recava la dicitura antimafia mentre un'altra impresa é stata esclusa per la mancata presentazione del cronoprogramma. Ad avere avuto ragione é stata solo la ditta Case&Case Biocostruire, rappresentata da Giovanni Apostolico, che intendeva realizzare una vera e propria filiera: un impianto di compostaggio per il riciclo dei rifiuti, uno per la produzione di energia elettrica, utilizzando il combustibile derivante da rifiuti ed un altro per la produzione di energia elettrica e termica (cogenerazione) attraverso l'utilizzo del biogas. Accogliendo l’istanza sospensiva, il TAR ha sentenziato, tra l'altro, che il bando non preclude la presentazione di plurime domande di assegnazione. La bocciatura dell'Amministrazione comunale dovrebbe portare clamorosi sconvolgimenti della graduatoria definitiva approvata lo scorso 14 maggio dal dirigente del settore Ambiente e Territorio, Luigi Giordano. Per tale motivo, sembra che la giunta comunale, guidata dal sindaco Antonio Romano, supportata dal professor Sergio Perongini, intenda proporre appello davanti al Consiglio di Stato per la riforma delle ordinanze sfavorevoli. Non è da escludere nemmeno l’appello delle altre imprese soccombenti. L’unico ricorso non discusso è stato quello della società il Pino. I ricorsi di Giovanni Apostolico sono stati predisposti dall'avvocato Michele Gaeta. Nella cause sono intervenuti anche gli avvocati Mario Guarino, Maria Fenucci, Feliciana Ferrentino, Paola De Maio, Antonella Barba, Brunella Merola ed Antonio Rizzo. (Leo Sabato)