Psichiatria una scuola di specialisti

Nocera Inferiore. Il convegno che ha avuto per tema «1978-2008, dalla psichiatria alla salute mentale» svoltosi a Nocera Inferiore, può apparire anacranostico dopo tanti anni dalla legge Basaglia, ma non lo è per Nocera Inferiore e l’Agro nocerino perché nessuno può negare l’esistenza di una «Scuola psichiatrica» rappresentata da Marco Levi Bianchini (1875-1960) e che ha lasciato scritti di alto contenuto scientifico sulle malattie mentali, da autentico caposcuola. Ma non si deve nemmeno dimenticare la «rivoluzione copernicana» di Sergio Piro iniziata presso il «Materdomini» di Nocera Superiore negli anni ‘60, allorché presentò una mostra di pittura i cui lavori erano stati eseguiti dai suoi «pazzi» provocando scandalo. É tutto questo, allora, che rende moderno il convegno organizzato dalla direzione del Centro di Igiene Mentale diretto da Walter Di Munzio, collaborato dalla dottoressa Giuseppina Salomone e dalla sua squadra.

Al convegno è intevenuto il sindaco della città Antonio Romano che ha ricordato che «Nocera vanta il privilegio di aver una scuola della psichiatria»; seguito da Matteo Forte, psichiatra, che ha diretto la divisione psichiatrica per parecchio tempo. C’è stato poi un intervento del manager dell’Asl Sa1, Giovanni Russo e subito dopo, è stato il primario Di Munzio ad esporre tutto quello che è stato fatto dal Centro. «Abbiamo assistito – ha affermato di Munzio – tremila pazienti e reso oltre trentamila prestazioni, con un recupero umano molto alto, da primato». La dottoressa Salomone, indicando i punti chiave dell’azione psichiatrica, ha detto ampiamente delle «Case Famiglia», della collaborazione del Piano di Zona, diretto da Porfidio Monda, producendosi in un excursus sulla psichiatria nocerina a partire da quando fu fondato «il manicomio» nel 1882 dal professore Federico Ricco a Nocera, ma con sede a Materdomini.

Ci si è soffermati su Marco Levi Bianchini delle cui oepere la salomone è una studiosa insieme agli specialisti Arnone, Califano, Cardini e Salucci dei dipartimenti di Nocera e Sarno. Sono pure intervenuti i dirigenti regionali delle salute e igiene mentale Musella e Rossano. Infine, la «lezione» di Sargio Piro sui fatti nuovi che riguardano le malattie mentali e le tecniche moderne. Sergio Piro è stato direttore del Materdomini negli anni ’60. Attualmente, sono meno di cento gli ammalati ricoverati, quando furono chiusi i manicomi erano circa 700. (di Gennaro Corvino)