All’indomani della seduta del civico consesso, che ha discusso della gestione del servizio idrico integrato da parte della GORI Spa., il Sindaco Antonio Romano è molto soddisfatto del clima sereno e costruttivo che ha caratterizzato lo svolgimento dei lavori e pronto a continuare la battaglia per le tariffe ed il piano di investimenti.
“Con una nota ho inteso ringraziare i Consiglieri Comunali, che ancora una volta hanno dimostrato grande coerenza e grande senso di responsabilità. – ha detto il Sindaco Romano – L’argomento all’ordine del giorno, particolarmente difficile e delicato, avrebbe potuto dare adito ad atteggiamenti demagogici, atti a strappare facili consensi, ma così non è stato. Ancora una volta il civico consesso di Nocera Inferiore si è rivelato un Consiglio di spessore e di grande qualità. Di questo sono davvero orgoglioso e fiero”.
“Adesso – ha proseguito il Sindaco – continueremo la battaglia civile legale e politica in seno all’assemblea dell’Ato 3. Attiveremo al più presto un tavolo politico con i Sindaci che ne fanno parte per tentare di incidere sensibilmente sul livello di gestione, verificando dettagliatamente il piano degli investimenti ed il piano finanziario”.
“Dal 2005 ad oggi, – ha spiegato il primo cittadino – abbiamo partecipato a ben quattro conferenze dei servizi ed abbiamo prodotto anche un ricorso. Non abbiamo mai fatto accordi, non siamo scesi a patti e condizioni, non abbiamo volontariamente trasferito il servizio alla Gori. Abbiamo invece scelto la strada che si conviene ad un’Amministrazione seria, che fa prevalere il senso della correttezza e della trasparenza. Mi piace ricordare che sono stato l’unico Sindaco ad aver votato contro il bilancio dell’Ato 3 nell’estate scorsa. Noi siamo fieri ed orgogliosi di quanto è stato fatto. Abbiamo resistito in maniera civile, e con lo stesso stile abbiamo ricevuto le visite dei funzionari della Gori a palazzo di Città, ribadendo sempre in modo deciso il nostro punto di vista. Se ciò è stato possibile, è merito di tutti ed anche del contributo stimolante delle associazioni, che ringrazio per averci sollecitato costantemente. Ora abbiamo una sola possibilità: incidere sul livello di gestione, sul piano degli investimenti e sul piano finanziario. Su questo, sarebbe facile mutare lo stato delle cose se i Consiglieri Regionali ed i Parlamentari interrompessero il loro silenzio assordante sulla vicenda e se i 76 Sindaci dell’Ato si autoconvocassero in Assemblea per manifestare alla Gori la proprio volontà di realizzare qualcosa di più coerente e concreto possibile per i nostri concittadini, anziché opere faraoniche”.