Salerno: Ritrovata Adriatica, era da un amico

  

  

«Sta bene, è a casa. Ieri mattina è arrivata una telefonata di un amico di mia sorella dicendomi che Adriatica era con lui. Gli ho dato appuntamento dai carabinieri e li ci siamo riabbracciate». Si è chiuso felicemente così il caso della scomparsa della 25enne di Ogliara che aveva lasciato casa lo scorso 23 settembre. Ieri mattina intono alle 9 i carabinieri hanno notato i due ragazzi a Fratte e li hanno accompagnati in caserma.
Qui sono giunti dopo pochi minuti anche la sorella Veronica e altri familiari della ragazza. L'abbraccio, le lacrime e quell'ansia accumulata che si è dissolta nelle stanze della caserma. «Non ho ancora parlato con mia sorella per capire il perché di questo gesto. Ora siamo solo felici che la cosa si sia risolta serenamente».
Adriatica aveva lasciato volontariamente casa e aveva chiesto ad un amico di vecchia data di essere ospitata. «Le aveva raccontato che era rimasta da sola e aveva bisogno di un posto dove dormire» spiegano i familiari. E lui, senza farselo ripetere due volte le aveva aperto casa, ospitandola. E' stata sempre a Salerno Adriatica e non ha mai lasciato la città. «Il ragazzo ignorava che Adriatica aveva lasciato casa senza avvisare nessuno – continuano a raccontare i familiari – E' stata la madre di lui che vedendo la televisione si è accorta del caso ed ha avvisato il figlio». Immediatamente il ragazzo si è messo in contatto con la sorella Veronica fissando l'appuntamento per l'incontro. Così, ieri mattina, Adriatica e l'amico si stavano recando appunto dai carabinieri quando sono stati intercettati da una gazzella e condotti in caserma dove, dopo pochi minuti, sono arrivati i parenti di Adriatica.
«E' un bravo ragazzo – confermano i familiari della 25enne – abbiamo accertato che non ha approfittato di lei e ne l'ha maltrattata e non si è trattato assolutamente di un sequestro di persona». Sta bene Adriatica («in questi giorni l'amico non le ha fatto mancare nulla») è rientrata nella casa di Ogliara dalla quale era andata via tredici giorni fa. «Ringraziamo tutta la stampa salernitana che ci hanno dato una grande mano, sostenendoci nei momenti difficili. Ora c'è bisogno di tranquillità, per noi e per Adriatica». Dopo il clamore di questi giorni i familiari vogliono solo ritrovare la serenità turbata da questo episodio. Dimostrano grande dignità e chiariscono: «Non è vero che Adriatica sta male, che è pazza o altro – spiegano – è solo una ragazza sensibile che dopo la morte dei genitori si è chiusa in se stessa come è comprensibile che accada a tutte le persone che vivono un'esperienza simile».