Scontro sul Pip: denuncia in procura

Nocera Inferiore. «La verità sui Pip di Casarzano? Ve la racconto io. Mio figlio è un imprenditore emergente, i suoi dipendenti sono tutti giovani ma gli hanno tagliato le gambe. Dicono di voler aiutare i giovani, ma poi fanno il contrario. Io non ci vedo chiaro e andrò fino in fondo». É lo sfogo amaro di Alfonso Troiano, il cui figlio Antonio, che dal padre ha ereditato una ditta artigiana di carpenteria meccanica, è stato escluso dalla graduatoria di assegnazione dei lotti del Pip di Casarzano, nonostante sia proprietario di un suolo che ricade proprio in quell'area. Alfonso ha deciso di uscire allo scoperto all'indomani della denuncia del presidente del Circolo delle Libertà, Giuseppe Grassi, che ha gettato pesanti ombre sui criteri di assegnazione dei 35 lotti.

Antonio Troiano ha presentato ricorso contro la determina dirigenziale di approvazione della graduatoria definitiva di assegnazione di quei lotti e attende che la giustizia faccia il suo corso. É uno dei quei cittadini che, come denuncia Grassi, pur essendo proprietario di un suolo di quell'area e pur avendo un'attività artigiana avviata, non ha ottenuto l'assegnazione di alcun lotto e ora deve subire anche la beffa di vedersi espropriare terre dove si insedieranno altre aziende. «Vorrei che la gente capisse come mi sento – dice Alfonso – la mattina quando aprirò la finestra dovrò vedere l'impresa di altri sulla mia terra. Tra l'altro – aggiunge – si insedierà nella mia terra un'impresa edile che di artigiano non ha nulla. Mi sembra proprio una presa in giro». Secondo la motivazione ufficiale di esclusione dalla graduatoria, Antonio Troiano «Ha esibito attestazione del proprio padre di accollo del finanziamento senza corredare la dichiarazione con garanzie finanziarie.

Manca il cronoprogramma dell'intervento e la cauzione è di importo inferiore a quanto dovuto». Motivazioni che il legale che rappresenta Antonio Troiano, l'avvocato Maria Fenucci, ritiene viziate e chiede vengano annullate. Quanto alle garanzie finanziarie, secondo l'avvocato, la commissione giudicatrice ha dichiarato di ispirarsi al dato normativo dell'articolo 41 del D.Lgs n.163/2006 ma nel bando «non è specificata alcuna prescrizione specifica ma si richiede genericamente allegazione di documentazione atta a comprovare la capacità economica del soggetto richiedente». Anche sulla mancanza di cronoprogramma l'avvocato non ha dubbi. «Il programma di investimento previsto dal ricorrente – si legge nel ricorso – ha una durata annuale e rende assolutamente inutile la presentazione di un cronorpgramma». Più complesso il terzo punto. Il richiedente ha versato cauzione di 1.881,00 euro, 3 euro per mq, chiedendo l'assegnazione di 627 metri quadri di un lotto la cui estensione è di 1200 metri quadri. Per la commissione giudicatrice Troiano non avrebbe potuto chiedere il frazionamento del lotto, ma per l'avvocato non è così perché «come specificato dalle norme di attuazione del Pip è ammesso il frazionamento di uno o più lotti». (Algia Testa)