Sei anni di carcere all’infermiera che rapì un neonato in ospedale

Sei anni di reclusione e una provvisionale di 30mila euro per l’infermiera di Nocera Inferiore che rapì il neonato dalla culla dell’ospedale Umberto I. La sentenza di primo grado, emessa martedì nel tardo pomeriggio, ha visto finire ai domiciliari con l’assoluzione dal reato di maltrattamenti, Annarita Buonocore, la 42enne di Nocera Inferiore che il 7 giugno dello scorso anno portò via il piccolo Luca Cioffi dal reparto di ginecologia fingendosi infermiera del reparto. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Napoli, al termine del processo con rito abbreviato, dal gup Vincenzo Ferrara, che ha accolto la richiesta del pm Giancarlo Russo. La donna è stata riconosciuta colpevole del reato di sequestro di persona e non, come avevano chiesto i suoi difensori, di sottrazione di minore.

La decisione del tribunale non è piaciuta agli avvocati difensori della donna, Aldo Di Vito, e Giuseppe Buongiorno. «Una pena eccessiva, non proporzionata al reato commesso — ha detto Buongiorno — un reato, peraltro, che continuiamo a contestare: l’accusa parla di sequestro di persona, noi, invece, ribadiamo che si tratta di sottrazione di minore. Sottolineo che la donna ha ottenuto i domiciliari ed è stata assolta dall’accusa di maltrattamenti. Sei anni e 30mila euro di provvisionale sono davvero troppi per questa vicenda che oramai ha chiari tutti i contorni» . I fatti risalgono al 7 giugno del 2010. La Buonocore, già madre di due bimbe, ha una relazione con un uomo sposato di Napoli, un amministrativo dello stesso ospedale in cui lavora (il nosocomio partneopeo del Cardarelli) come infermiera, e da lui avrebbe dovuto avere un figlio.

La gravidanza però non è andata a buon fine. Ma non avendo il coraggio di rivelarlo all’amante, la donna ha così portato via dall’ospedale di Nocera il piccolo Luca Cioffi appena nato. «Lo avrei riportato alla madre» dichiarò la rapitrice alle forze dell’ordine che nel giro di poche ore, con una massiccia presenza di uomini in strada, riuscirono ad individuare la donna, grazie anche alla testimonianza di una coppia di insegnanti del posto che la mattina del rapimento incrociarono Annarita. Il blitz notturno la sorprese a casa. Il piccolo Luca ritornò nelle braccia di mamma Annamaria Fortunato e del papà Fabio di Nocera Superiore.

articolo tratto dal sito

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/12-gennaio-2011/sei-anni-carcere-all-infermiera-che-rapi-neonato-ospedale-181241345628.shtml