Nocera Inferiore. Critico d’arte, parlamentare o sindaco, Vittorio Sgarbi non si smentisce mai. Cambia il ruolo ma non il personaggio. E così Sgarbi inizia la sua visita a Nocera Inferiore tra accese polemiche con alcune insegnanti delle scuole superiori della città. Il carattere certo non facile del professore, prestato alla politica, si è manifestato in tutta la sua irruenza nel corso dell'incontro mattutino tenutosi presso l'Itc "Pucci" ma anche nel corso del suo discorso conclusivo svoltosi in serata presso la sala polifunzionale della galleria Maiorino che non ha mancato di definire un «obbrobrio architettonico». Il suo primo attacco è andato subito al presidente della Repubblica che, se per il caso Englaro è intervenuto in maniera rigorosissima rifiutandosi di firmare il decreto legge, per la tutela del patrimonio artistico e ambientale del Paese non manifesta altrettanta decisione soprattutto relativamente al rispetto dell'articolo 9 della Costituzione. Per qualche docente, l'ex assessore alla cultura del Comune di Milano sarebbe uscito fuori tema avendo divagato su argomenti poco attinenti con la sua visita. Ad un orecchio poco attento, forse, gli argomenti potevano sembrare davvero scollegati, invece, a legarli c'era proprio la Costituzione. Dalle osservazioni alle urla e ai toni accesi fino a quando un'insegnante non ha lasciato la sala gremita di docenti e discenti facendo andare su tutte le furie Sgarbi che ha definito l'abbandono della sala «un pessimo esempio di educazione per i suoi studenti». L'incontro ha poi ripreso un normale andamento e Sgarbi non ha mancato di fare il suo primo affondo sullo stato di salute del territorio della Valle del Sarno e, soprattutto, delle sue bellezze storiche e artistiche. «Un territorio dove si consumata un speculazione edilizia selvaggia, non solo qui ma in tutta l'area del napoletano. Dico solo che le amministrazioni locali non hanno avuto negli anni una particolare sensibilità per il paesaggio e per la sua conservazione». Nel pomeriggio, poi, l'incontro con le istituzioni presso la sala polifunzionale. Al tavolo con il critico d'arte, il presidente della Provincia, Angelo Villani, il sindaco Antonio Romano, l'assessore alla Cultura Antonio Iannello, il dirigente della Patto dell'Agro Giovanni De Angelis, il professore Teobaldo Fortunato e il giornalista Piero Califano promotore dell'evento. A sentire le parole di Sgarbi, miste a qualche parolaccia di troppo, qualcuno avrebbe voluto alzarsi da quel tavolo perché nessuno è stato risparmiato dalla sua feroce critica. Nemmeno le recenti opere realizzate a Nocera Inferiore come le fontane in piazza Diaz, dell'artista Onofrio Pepe, e la sala polifunzionale. L'opuscolo, promosso dal patto Territoriale in sinergia con i Comuni, biglietto da visita della valle del Sarno alla Bit di Milano diventa, tra le sue mani, lo strumento di un attacco durissimo. «È un opuscolo da non portare alla Bit di Milano altrimenti nessuno troverà un motivo valido per venire qui – ha detto Sgarbi – pessima impostazione grafica e una pessima promozione del territorio. Tutto da rifare». E poi il suo bilancio sul territorio e sul suo patrimonio storico artistico. «Una terra devastata che ospita, però, tanti monumenti da preservare ma molti sono mantenuti in condizioni inquietanti» come il Battistero e la Villa Ravaschieri. A conclusione la sua ricetta e il suo consiglio agli amministratori per un radicale cambio di rotta. «C'è una possibilità di promuovere quest'area – ha detto Sgarbi – investire denaro pubblico per curare i rapporti con i privati proprietari di beni patrimoniali al fine di preservarli e non sprecare soldi in opere di cui no si capisce il senso come questa galleria e questa orribile sala».

Fonte: Il Mattino