Scafati. «La sorveglianza qui in centro è perpetua e costante, nei nostri negozi, da tempo, non entrano più zingari e barboni. Se quel giovane è riuscito a rubare il collier d’oro è solo per mia distrazione». Riconosce le sue colpe, Daniele Troncone, titolare nell’omonima gioelleria che da tredici anni illumina corso Vittorio Emanuele con oggetti preziosi di originale ed esclusivo design. Il commerciante parla con serenità dell’ennesimo colpo ai danni del suo negozio. Dopo le rapine messe a segno negli ultimi anni, lunedì scorso un furto non ingente, ma effettuato sotto gli occhi del gioielliere, mentre era intento a sbrigare i clienti. «È entrato un giovane molto alto, con capelli scuri e occhiali da sole, sicuramente di origine slava – racconta Troncone – indossava una maglietta bianca a righe verdi». La descrizione del ladro è dettagliata, così come la dinamica, semplicissima, del furto. All’interno della gioielleria sono posizionate alcune vetrinette. Il ladro ne ha aperta una, ed è stato anche notato dal titolare, che lo ha fermato. «Gli ho intimato di non aprire le vetrine, e l’ho subito allontanato – spiega – ma purtroppo era tardi». Il malvivente era già riuscito a infilare nelle sue tasche un collier d’oro del valore di cinquecento euro. Nessun altro gioiello risultava sparito nell’inventario effettuato più tardi dal commerciante e dagli agenti di polizia, intervenuti subito sul posto. Lo straniero ha avuto tutto il tempo di allontanarsi con il bottino e quando le volanti sono giunte a sirene spiegate del balordo non c’era più traccia.
Luciana Mauro, Il Mattino