Giovedì scorso l’Amministrazione Comunale ha approvato, con delibera di giunta, il progetto per l’istallazione di 15 telecamere a circuito chiuso, da distribuire sull’area urbana del territorio comunale. Gli apparecchi saranno istallati in punti strategici della cittadina, rendendo possibile una copertura tale da ottimizzare ed innalzare notevolmente il sistema di controllo delle aree. Un primo progetto, datato 2009, fu presentato dal Comune di Siano in relazione ad un bando che prevedeva l’assegnazione di finanziamenti statali destinati alla sicurezza dei comuni. Essendosi vista negare tale finanziamento, l’Amministrazione Comunale ha provveduto, con la delibera in questione, a dare il via al progetto con fondi comunali. <<Si tratta di un importante passo avanti in chiave sicurezza – sottolinea il sindaco Sabatino Tenore – e di una risposta rapida e concreta ai fatti incresciosi (incendi d’auto e danneggiamenti di porte e serrande) che hanno turbato la normale tranquillità della nostra città e che ieri hanno di nuovo catturato l’attenzione generale>>.
Il primo cittadino, poi, ritorna su alcune dichiarazione rese da esponenti di opposizione: <<Siamo a dir poco rammaricati – continua – per le dichiarazioni rese in più circostanze dall’esponente dell’opposizione Gennaro Fiume che ipotizza come gli attentati alle auto possano essere ricondotti “ad un malcontento per l’operato dell’Amministrazione che, con continui affidamenti, diretti mortifica l’imprenditoria libera del paese”.Secondo Fiume sarebbe questo il modo preferito dagli imprenditori di Siano per esprimere dissenso verso l’operato del governo cittadino? Si tratta di una scorretta e gratuita speculazione che mortifica in primis gli stessi imprenditori e a ben vedere contribuisce ad ostacolare il lavoro degli inquirenti chiamati ad operare.Se qualcuno è in grado di supportare un’ipotesi così precisa circa la matrice degli atti vandalici si faccia avanti nelle sedi opportune, in caso contrario abbia il buon senso di astenersi da speculazioni politiche che paradossalmente finiscono per addossare alle vittime il ruolo di responsabili>>.