Successo teatrale degli utenti della Salute Mentale di Cava-Vietri con l’Associazione Anima Grande

Redazione. Ha riscosso un grosso successo “Il sogno di Compare ‘Ntuono”, ovvero “il buffo sogno di una notte di mezza stagione”, spettacolo teatrale e musicale, messo in scena ieri sera nella Villa Comunale di Cava de’ Tirreni dalla compagnia teatrale “Teatro senza rete”, composto dagli utenti dell’Unità Operativa di Salute Mentale di Cava-Vietri in collaborazione con l’associazione culturale “Anima Grande”. Lo spettacolo, tenutosi nella sala teatro del Club Universitario cittadino,  è stato realizzato, su un testo di Gennaro Ferrara, con la regia di Giuseppe Vitolo e Francesco Petti.

Lo spettacolo rappresenta il punto di arrivo di mesi e mesi di lavoro in cui il gruppo di pazienti ha svolto attività terapeutico-riabilitativa, come ha illustrato il dr. Alfredo Bisogno, direttore della struttura di Salute Mentale di Cava-Vietri: “Nel trattamento di disturbi di ordine psichiatrico, e soprattutto per quelli più gravi, il teatro ha una sua grande valenza riabilitativa in quanto, a differenza delle altre attività espressive, presenta aspetti propri legati alla recitazione. Nell’attività teatrale, inoltre, l’aspetto socializzante ha un’azione ancora più efficace. Non è un caso che i gruppi teatrali si definiscono compagnie”. Un gruppo nel cui interno si stabiliscono legami molto stretti in un clima di totale complicità. E la rappresentazione davanti al pubblico ha  aspetti curativi propri, legati al raggiungimento di un obiettivo, un particolare determinante nei processi riabilitativi.

Il cast degli attori è composto da Antonella Avagliano, Veronica Benincasa, Fiore D’Amato, Angela Della Corte, Carmela Di Domenico, Anna Donnarumma,  Giuseppe Galdi, Antonio Manzo, Antonio Pepe, Augusto Petti, Francesco Petti, Stefano Sassolino, Gennaro Valese e Giuseppe Vitolo. Le musiche dal vivo sono state eseguite  da Michele Coppola, Osvaldo Costabile e Gennaro Valese. A curare l’Audio e le luci la Buonocore Production, mentre i costumi sono stati confezionati dal Laboratorio dell’associazione culturale “Atellana”, mentre le scene sono state realizzate dall’associazione culturale AILAMP.

“Andare in scena insieme agli operatori, avendo lo stesso ruolo, le stesse paure, le stesse emozioni –ha continuato il dr. Bisogno- diventa gratificante per ognuno dei partecipanti. E non va dimenticata, infine, la gratificazione legata agli applausi. Prendere l’applauso fa infinitamente bene dal punto di vista affettivo. Dopo lo spettacolo ognuno esce dalla scena con un po’ più di stima in sé stesso, e non esiste farmaco che possa produrre tale effetto”.