Sulla A3 muore motociclista 46enne di Sarno

Eboli. Ritornava da una passeggiata con gli amici, ai laghi di Monticchio e a San Gerardo Maiella. Si è schiantato contro i «new jersey», le barriere di cemento all’uscita autostradale di Eboli. Giovanni Piscosquito, 46 anni, è morto dopo tre ore di agonia. In ospedale, a Eboli, è arrivato ancora cosciente, intorno alle 13,30. Il suo quadro clinico è peggiorato precipitosamente, per i traumi al torace e ai polmoni. Il decesso è avvenuto alle 16,30, con i familiari in sala d’attesa. Piscosquito era a bordo di una Honda 1000. Rientrava a Sarno, dove viveva con la moglie, in via Voscone. Con alcuni amici aveva imboccato l’autostrada a Contursi. Lungo la corsia nord, la comitiva di centauri procedeva rapidamente. Munito di casco e di tutto l’abbigliamento da motociclista, il 46enne è giunto nei pressi di Eboli. Camminava con la quinta marcia inserita, a velocità sostenuta. Giovanni è stato sorpreso dal cambio di carreggiata.

L’impatto mortale è avvenuto al chilometro 30+390 della Salerno Reggio Calabria. A causa dei lavori all’uscita autostradale di Eboli (chiusa ormai da oltre un mese e mezzo), si passa dalla corsia nord alla corsia sud. Dai rilievi effettuati dalla polstrada di Eboli, coordinata dal comandante Cosimo Viscido e dall’ispettore Magliano, non ci sarebbero segni di frenata sull’asfalto. Il centauro di Sarno non ha girato al cambio di carreggiata. L’impatto con i «new jersey» è stato frontale. La moto si è distrutta e accartocciata, il 46enne è volato in aria, prima di schiantarsi con violenza sull’asfalto torrido. Gli automobilisti giunti sul posto hanno lanciato l’allarme. Da Campagna è partita l’ambulanza del 118, mentre le pattuglie della polstrada di Eboli hanno rallentato e deviato il traffico sulla Salerno Reggio Calabria. Piscosquito è rimasto a terra, immobile ma cosciente. Il casco di protezione gli ha evitato gravi danni alla testa. L’impatto con le barriere di cemento, però, è stato fatale. Soccorso dai rianimatori del 118, il motociclista ha risposto anche alle domande rituali dei sanitari. Caricato in ambulanza, con la barella rigida, Giovanni è stato trasferito all’ospedale di Eboli, mentre la polizia stradale raccoglieva i dati dell’incidente e poneva sotto sequestro la motocicletta distrutta. Ripulita dai pezzi di lamiera, l’autostrada è tornata libera intorno alle 15,30. Giunto al pronto soccorso, il motociclista è stato subito trasferito in sala operatoria.

Era sveglio, riusciva a parlare, ma poi medici hanno scoperto le numerose emorragie interne provocate dai traumi al torace che hanno tentato invano di bloccare. Ma le costole rotte e molte altre fratture hanno compromesso l’attività polmonare. Alle 16,30, l’uomo è morto. Ricomposta la salma, il corpo di Giovanni è stato trasferito nell’obitorio. La Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un indagine. Titolare del fascicolo penale è il pm Maria Chiara Minerva. Al momento non ci sono indagati. Il sostituto procuratore ha incaricato il medico legale Luigi Mastrangelo di effettuare l’esame esterno. A seguire, è quasi scontato, ci sarà anche l’autopsia. Il pm Minerva, ovviamente, disporrà anche l’ispezione del tratto autostradale dove è accaduto l’incidente mortale. Verificherà la presenza dei segnali, sia per il limite di velocità, sia per il cambio di carreggiata. Poi sarà effettuata una perizia anche sui danni subiti dalla moto. (Francesco Faenza)