Nocera Inferiore. Immediata sospensione del pagamento della Tarsu. Lo chiede a gran voce Alleanza Nazionale di Nocera Inferiore che rilancia la sua presenza sul territorio sferrando un duro attacco alla Tarsu definita in un volantino la tassa più ingiusta e illegittima. La prima iniziativa di An è programmata per domenica prossima quando in piazzetta Petrosini, alle ore 11, sarà allestito un gazebo per la raccolta di firme per chiedere l'immediata sospensione dell'obbligo di pagamento della Tassa per l'anno e il rimborso di quella già eventualmente versata.

«Da anni siamo costretti a pagare a peso d'oro, al comune, il servizio di raccolta e smaltimento anche se in realtà i rifiuti non vengono affatto smaltiti in Campania – spiega il coordinatore cittadino Ferdinando Mostacciolo – spesso i rifiuti non vengono neppure raccolti imputridendo le nostre strade per la gioia di topi e insetti e a discapito della nostra salute». Per An il mancato smaltimento sarebbe, in termini di legge, già di per se sufficiente ad ottenere una riduzione della tarsu oltre al fatto che nel 1997 il Decreto Ronchi ha introdottola tariffa di igiene ambientale che prevede riduzioni ed agevolazioni, attraverso la raccolta differenziata, con un decremento tariffario fino al 40%.

«A Nocera – prosegue Mostacciolo – pur realizzandosi la tanto pubblicizzata raccolta differenziata e pur in assenza, come nel resto della Regione, di un concreto smaltimento la tassa non è stata ridotta, ma addirittura aumentata del 40% nell'ultimo bilancio approvato in Consiglio. Per queste ragioni oggi diciamo basta perché tutto ciò è assolutamente illegittimo». An, però, interviene anche sulla festa patronale di San Prisco chiedendo all'amministrazione Romano di impegnarsi affinché diventi la festa di tutti i nocerini e non sia più festa di quartiere.

«Dopo anni in cui è prevalsa la logica di feste e festini di poco conto – si legge nel volantino – trascurando l'importante commemorazione in onore di San Prisco, apprendiamo con piacere che il sindaco Romano vuole occupare in modo serio della festa patronale». al.te.