Cava de’ Tirreni. Ha tentato di farla finita, tagliandosi le vene con un pezzetto di vetro nel centralissimo corso Umberto I, nascosta nel portone del Jolly Club. Poi ha chiamato il 118 per chiedere aiuto, ma al telefono, forse intenzionalmente, ha detto di trovarsi in un altro posto. L'ambulanza della Croce Bianca ha fatto il giro del Corso due o tre volte senza riuscire a trovarla. Infine ci sono riusciti gli ispettori Fabbricatore e Landri della polizia municipale. È stato così che una ragazza di 28 anni è stata salvata. Tutto è accaduto in pochi minuti. Secondo le prime ricostruzioni, alla centrale del 118 arriva una telefonata: «Aiutatemi mi sono appena tagliata le vene…». Difficile rintracciare la zona dalla quale proviene la chiamata, perchè la voce è flebile e perchè la giovane che chiede aiuto forse non vuole realmente essere salvata. Dice di trovarsi al Corso Umberto I, ma i riferimenti che dà non sono precisi, anzi risulteranno completamente errati. L'ambulanza, con a bordo il medico e gli operatori, parte dal vicino presidio di via Guerritore e si mette a girare, ma tutto è vano: della ragazza non c'è traccia. Addirittura si è indotti a pensare ad uno scherzo. A quel punto, un aiuto può arrivare dagli agenti della polizia municipale. I due ispettori impegnati nel servizio di pattugliamento a piedi si mettono alla ricerca della giovane e riescono a scovarla nel portone proprio al centro del Corso. L'equipaggio del 118 non perde tempo. Prestati i primi soccorsi, l'accompagnano al pronto soccorso. Oscuri i motivi del tentato suicidio. Però sembra che la giovane, in uno stato confusionale abbia riferito di sentirsi sola. Ora è fuori pericolo. I sanitari hanno deciso di tenerla ancora sotto osservazione. Saranno gli operatori del centro di salute mentale a seguirla nei prossimi giorni fin dal momento delle dimissioni. «È evidente che si tratta di una vicenda molto delicata – ha commentato l'assessore alla sicurezza Alfonso Senatore -. Nella mia veste di assessore, ma anche come semplice cittadino esprimo il mio vivo apprezzamento per l'impegno con cui i due agenti hanno cercato in ogni modo di dare il loro contributo che poi si è rilevato fondamentale». (Simona Chiariello)