Tentò il suicidio è ancora grave

Angri. Resta in prognosi riservata il giovane 38enne di Angri, che sabato scorso ha tentato il suicidio nella sua abitazione di vicolo Rodi, posta sotto sequestro da parte dei carabinieri. Prima, si era imbottito di farmaci, poi aveva afferrato un coltellaccio da cucina, sferzandosi alla gola due fendenti profondi. Aveva perso molto sangue ed è stato necessario un delicato intervento chirurgico con la suturazione delle ferite.

E' la terza volta che G.G, le iniziali dell'uomo, aveva tentato di farla finita L'ultima volta ci aveva provato nel maggio del 2006 quando era ricoverato in una struttura specializzata sul territorio. Questa mattina una delegazione del dipartimento di salute mentale di Angri si recherà all'ospedale "M.Scarlato" di Scafati, dove è sotto stretta osservazione medica, per fargli visita e sincerarsi col primario delle sue condizioni.

Proprio presso il noto punto di piazza Annunziata G.G. era in cura da diversi anni, per la sindrome bipolare da cui è affetto, dalla depressione all'euforia, seguito dall'equipe operante. Ignoti i motivi del gesto, di recente, aveva tentato anche un riavvicinamento con i familiari. Anche le occasioni di lavoro non mancavano alla sua abilità secondo gli operatori sanitari, che lo avevano avuto a pranzo domenica scorsa per una festa di congedo.

Il tentato suicidio cade in un momento particolare per i problemi che attanagliano i servizi legati ai pazienti con disturbi mentali. Da gennaio vi è lo stato di agitazione per la mancanza d'organico di cui soffre il dipartimento di salute mentale di Angri. an.vi.