Vescovado accordo raggiunto sugli alloggi

Nocera Inferiore. Potrebbe esserci oggi la svolta per Montevescovado a Nocera Inferiore. Si tratta di quel tanto auspicato passaggio da edilizia agevolata in assistita che potrebbe cambiare, finalmente, il destino di centinaia di famiglie che da anni attendono di poter mettere piede in una casa degna di questo nome. Un incontro convocato per stamattina alla Regione, presso l'assessorato all'urbanistica, dovrebbe sancire il definitivo passaggio del testimone da Iacp Futura a Iacp relativamente al completamento della costruzione dei nuovi alloggi destinati a sostituire i famigerati prefabbricati pesanti. All'incontro prenderanno parte non solo il sindaco Antonio Romano e l'assessore all'urbanistica, Vincenzo Petrosino, ma anche, su loro espressa richiesta, alcuni esponenti dell'opposizione tra cui Giuseppe Grassi del Pdl in qualità di membri dell'osservatorio su Montevescovado. L'incontro segue ad una precedente riunione informale tenutasi a palazzo di città di Nocera Inferiore circa un mese fa che per la prima volta non ha fatto registrare grosse frizioni e scontri tra l'amministrazione e l'Iacp Futura. «Tutto dovrebbe procedere senza intoppi o colpi di scena – ha commentato fiducioso l'assessore al ramo Vincenzo Petrosino – e dovrebbe mettere la parola fine ad un'annosa vicenda che da tempo stiamo cercando di risolvere nell'interesse di tanti cittadini che da anni attendono una casa». I cambiamenti sostanziali di questo passaggio di consegne saranno, dunque, due. Il primo è l'uscita di scena definitivo di Iacp Futura contro la quale il primo cittadino Romano ha puntato il dito tante volte accusandola di inadempienza per avere fermato ripetutamente i lavori tanto da indurlo a richiedere l'intervento del Prefetto di Salerno temendo una sommossa popolare. Dopo la costruzione delle prime due palazzine, in effetti, quei cantieri si sono spopolati. Poi, circa un anno fa, alla vicenda sono state aggiunte le ombre gettate dal centrodestra, circa passaggi di grosse cifre, si parla di circa 8 milioni di euro, da Iacp a Iacp Futura con conseguenti accuse reciproche tra nuovi e vecchi amministratori appesantite da denunce alla Procura della Repubblica. E i tempi? «Se il passaggio formale avverrà subito – dice Petrosino – occorrerà dare a Iacp Futura il temo necessario a concludere quanto iniziato per esaurire la somma del finanziamento previsto per il progetto e cioè circa otto milioni di euro. Iacp Futura ci ha chiesto due mesi».

Algia Testa – Il Mattino