Vietri: Giannella si dimette e lancia accuse

Vietri sul Mare. Terremoto nel parlamentino vietrese. Ieri mattina, nel corso della prima convocazione per il consiglio comunale, il sindaco Alfonso Giannella si è dimesso dopo la mozione di sfiducia emessa, nei giorni scorsi, da 4 consiglieri di maggioranza e 4 di minoranza. Una decisione scaturita anche dopo le dimissioni dei due consiglieri di maggioranza, Carlo Sciortino e Maria Vittoria Schiavone. Un vero intreccio politico con continui colpi di scena che stanno gettando nel caos la cittadina costiera e le sue numerose frazioni collinari. È l’epilogo di una intricata vicenda politica. Alfonso Giannella viene eletto sindaco nel 2004 – con lui 16 consiglieri – con una coalizione della Margherita spaccata in due inizialmente, Ds, liste cittadine e Vietri Futura; lo schieramento avverso era composto da Forza Italia, Udeur, Sdi ed una associazione locale. Dopo due anni di rimpasti con "passaggi" di consiglieri da una parte all'altra, è iniziata la crisi che si è acuita proprio con le dimissioni dei due consiglieri di maggioranza, Sciortino e Schiavone. La crisi è iniziata lo scorso 5 giugno, quando i rappresentanti di un nuovo gruppo nato allo stesso interno della maggioranza, «Municipio Democratico» (formato dai consiglieri Tommaso Buono, Luigi Raimondi , Flavio Di Nicola e Ciro Spagnuolo) avevano firmato la mozione contro il sindaco Giannella insieme ad altri 4 consiglieri di minoranza.

Giannella viene accusato dai consiglieri firmatari della sfiducia del poco interessamento ad alcune importanti iniziative a favore delle frazioni alte come Iaconti e Dragonea, nonchè di scarsa attenzione per le politiche sociali e giovanili. In primo piano anche una non troppo «decisa posizione» dell'amministrazione comunale contro la decisione del Comune di Cetara di creare gli allevamenti per l'ingrasso dei tonni, la mancata rescissione del contratto con il Consorzio Ausino per l'erogazione dell'acqua potabile, l'illuminazione della strada che da Dragonea raggiunge l'Avvocatella nel comune di Cava de’ Tirreni, che versa in un grave stato di abbandono. Infine, il mancato intervento per il divieto del transito dei tir lungo il territorio vietrese. «Sono stato costretto a presentare le dimissioni – spiega Giannella- nonostante tutti i tentativi di trovare un accordo e sanare il grave momento politico esploso proprio all'inizio della nuova stagione estiva. Purtroppo non è possibile un accordo politico tra le parti. Per quando riguarda le problematiche che mi hanno rappresentato, ad esempio il problema dei tonni, stiamo mettendo a punto tutti gli atti necessari perché gli impianti non vengano relizzati.

Per quanto riguarda il problema dei tir purtroppo non è nostra competenza. Mi dispiace solo che non si potranno portare a termine importanti interventi come l'inagurazione della nuova raccolta differenziata che prevedeva l'utilizzo di nuovi camion per la raccolta dei rifiuti e, ancora più grave, non sarà possibile l'approvazione del bilancio 2008». «Il mio gruppo – sottolinea Tommaso Buono, capogruppo di Municipio Democratico e firmatario della mozione di sfiducia – resta fermo sulle posizioni politiche rappresentate al sindaco per le vicende avvenute nei giorni precedenti alla mozione di sfiducia». Le dimissioni del sindaco Giannella sono state consegnate al prefetto di Salerno; il primo cittadino resterà al suo posto ancora per 20 giorni e se la crisi non rientrerà sarà nominato il commissario prefettizio. (Lucia Criscuoli)