Nocera:
la caserma dei Vigili del Fuoco chiusa a chiave per necessità a ogni uscita
su uno dei quoditiani più importanti Il corriere della sera una notizia-inchiesta degna di molta attenzione
che noi riportiamo con particolare interesse , per questo corpo cosidetti GLI ANGELI dei Cittadini
Sono i nostri eroi. Ogni giorno rischiano la loro vita, operando in silenzio, lontani dal clamore e dalle luci della ribalta. Ce li invidiano tutti i Vigili del fuoco che, come nei film, sono sempre sorridenti, disponibili e riservati. Ma pochi. Troppo pochi per una provincia, quella salernitana, tra le più vaste di Italia. Per 158 comuni ci sono solo 370 unità a fronte di un organico che ne prevederebbe almeno 460. I distaccamenti sono 9 e sono dislocati a: Salerno città (nel capoluogo ci sono: il comando provinciale, la caserma in via Porto, il nucleo sommozzatori) Eboli, Maiori, Nocera Inferiore, Sala Consilina, Vallo della Lucania, Pontecagnano (qui c'è il nucleo elicotteristi), Santa Marina in Policastro, Sarno (qui c'è il gruppo misto, a rischio chiusura).
Da poco è stata inaugurata la sede di Giffoni Valle Piana ed entro l'anno, salvo ulteriori incidenti di percorso, si dovrebbe tagliare il nastro a Mercato San Severino. In quest'ultima cittadina il problema è, come accade anche altrove, il personale. I vigili permanenti sono pochi e a coadiuvarli ci sono i volontari, ragazzi e ragazze addestrati, senza i quali molti distaccamenti, oggi, avrebbero già chiuso. Secondo il progetto, per la sede del comune della valle dell'Irno andrebbe personale interamente effettivo. Insomma, non resta che attendere. Non ultimo, a fare richiesta di un distaccamento dei vigili, da tempo, è anche l'amministrazione comunale di Agropoli. Per questa città, però, i tempi di realizzazione appaiono alquanto lunghi.
Non mancano i «casi» difficili. Nocera Inferiore conta, in toto, 5 effettivi e 3 volontari (a turnazione quindi non sempre presenti) che coprono, per statuto, turni minimi di 12 ore. Esistono anche quelli da 24. Cosa capita? Essendo pochi (dovrebbero essere almeno 8 permanenti) e dovendo uscire componendo la squadra con 5 elementi, la caserma viene chiusa! Già, con una comunicazione ufficiale al comando provinciale, si informa che per mancanza di personale, il distaccamento viene chiuso momentaneamente fino al rientro. A Sarno non si respira un'aria poi tanto diversa, anzi forse più difficile perchè sempre considerata a rischio. Il motivo? E' un gruppo misto, cioè composto da elementi effettivi e volontari e, quindi, pronto a essere smantellato. In qualsiasi momento.
Eppure, la loro presenza è particolarmente importante. La sede, in località Episcopio, rappresenta un ausilio fondamentale per i colleghi nocerini alle prese con la "copertura" territoriale di almeno 8 città. Analoga situazione per Eboli alle prese con una area geografica molto ampia per pochi uomini e mezzi. Quest'ultimi, non sempre modernissimi. Posti vacanti che, in totale, contano ben 60 caposquadra in meno. «Quella del caposquadra è una figura che non si può sostituire se non con un pari grado, ci spiega l'ingegnere Paolo Moccia, comandante provinciale dei vigili del fuoco. Ci organizziamo con i turn over interni ma le difficoltà non mancano; il capo squadra è il responsabile della squadra, è quello che coordina, indirizza e, appunto, si assume responsabilità. Tra poco dovrebbero arrivare nuove unità che non colmeranno il gap negativo ma, almeno,daranno una piccola boccata d'ossigeno», aggiunge Moccia.
È previsto, infatti, l'arrivo di 20 uomini, in attesa che il Ministero dell'Interno dia una giusta e definitiva sterzata al comparto relativo alle Forze dell'ordine. A partire anche dagli stipendi, addirittura più bassi dei poliziotti. Il che la dice davvero lunga. Difficoltà enormi che nonostante tutto non bloccano l'operato brillante dei pompieri. Pochi ma sempre all'altezza delle emergenze. Oltre a "controllare" la nostra provincia, i pompieri hanno preso parte alla colonna mobile pro Aquila, contribuendo alla ricostruzione post sismica; ancora, erano presenti allo sgombero degli immigrati a San Nicola Varco e, costantemente, collaborano con le altre Forze dell'ordine. E, non ultimo prestano soccorso anche per le emergenze boschive.
fonte, corriere del mezzogiorno.it inchiesta e servizio di Rosa Coppola
07 gennaio 2010